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“Pippo Baudo diceva che il suo erede è Stefano De Martino perché capisce il popolino”: la rivelazione di Assumma

Un endorsement postumo, rivelato dall’amico di sempre Giorgio Assumma, che assume un valore particolare: “Baudo mi diceva che Stefano De Martino è il suo erede perché ha capito il modo di parlare al popolino”.
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Emergono nuovi dettagli sulla vita e il carattere di Pippo Baudo dalle dichiarazioni dell'avvocato Giorgio Assumma, storico legale e amico del grande conduttore. Al Corriere della Sera, Assumma ritratta quanto dichiarato nella giornata di ieri anche ai nostri microfoni, in relazione ai suoi eredi e inquadra proprio Stefano De Martino come possibile successore di Baudo: "Ha capito il modo di parlare al popolino, mi diceva". 

"Stefano De Martino è il suo successore"

Nella lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera, la rivelazione dell'avvocato su quello che Baudo considerava il suo possibile erede è decisamente significativa: "Me l'hanno chiesto ieri, ho detto che non c'è ma non è così e a voi del Corriere voglio dirlo, è Stefano De Martino: ha capito il modo di parlare al popolino, mi diceva". Un endorsement postumo che assume un valore particolare, considerando la riluttanza di Baudo a esprimere giudizi sui conduttori contemporanei. "Non voleva esprimere giudizi sui nuovi conduttori, era restìo", conferma Assumma, rendendo ancora più preziosa questa indicazione.

Il tradimento della "madre" Rai e il passaggio forzato a Mediaset

"Sì, lo accompagnai ad Arcore da Berlusconi, che si lasciò andare a giudizi negativi su alcuni programmi Rai. Pippo non commentò, rimase in silenzio, pensando di essere stato tradito dalla propria madre", racconta Assumma, riferendosi al difficile periodo in cui Baudo fu costretto a lasciare la Rai per approdare a Mediaset. Un episodio che rivela la profondità del legame emotivo che Pippo nutriva verso la televisione pubblica, considerata non solo un datore di lavoro ma una vera e propria famiglia

La cultura che lo distingueva: da Plotino alla lealtà

L'avvocato racconta anche un episodio che rivela la profonda cultura umanistica di Baudo: "Di recente gli ho posto un quiz con una domanda capziosa su un filosofo romano: era Plotino. Quanti avrebbero saputo rispondere?". Un dettaglio che sottolinea come dietro l'eleganza televisiva di Pippo ci fosse una solida preparazione culturale, elemento distintivo che lo separava da molti conduttori contemporanei. "In comune avevamo il senso della lealtà, della famiglia, dell'amicizia e il sentimento patrio che considerava come un patrimonio di ricordi, conquiste e sofferenze comuni", conclude Assumma, tratteggiando il ritratto di un uomo che ha fatto dei valori tradizionali la bussola della sua vita, tanto privata quanto professionale.

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