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Marco Bocci e l’infezione che gli ha cancellato la memoria: “Non ricordo i volti, mi annoto tutto per non dimenticare”

Marco Bocci racconta dell’infezione del 2018 gli ha cancellato ricordi. “Fingo di conoscere tutti, poi scopro che non li conoscevo”.
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Marco Bocci vive le interviste come una prova d'esame. Dal 2018, quando un'infezione cerebrale gli ha azzerato segmenti di memoria, affronta ogni appuntamento pubblico "con una certa ansia perché so di dover stare concentrato". Il paradosso del mestiere lo costringe a rispondere a domande che iniziano con "si ricorda", mentre il suo cervello continua a nascondergli pezzi di passato.

L'attore quarantaduenne racconta tutto in una lunga intervista a Vanity Fair nella quale spiega di avere sviluppato un sistema di sopravvivenza che oscilla tra disciplina e improvvisazione. Quaderni straripanti di appunti, note sul cellulare, liste di film visti e libri letti per non dimenticare di averli già consumati. Ma la vera battaglia si gioca sul campo, quando incontra persone che dovrebbe riconoscere.

La strategia per risolvere il problema

"Il vero problema è che non mi ricordo i volti e non li associo ai nomi", confessa Bocci in un'intervista a Vanity Fair. La soluzione che ha escogitato rasenta il teatro dell'assurdo: "La mia strategia è far finta di conoscere sempre tutti." Il meccanismo funziona così: parla in modo affettuoso, costruisce intimità fittizia, cerca agganci nella conversazione che possano riportarlo alla memoria chi ha davanti. Poi, dopo quindici o venti minuti di recita perfetta, arriva la richiesta che smonta tutto: "Possiamo farci un selfie?". "Ma porca miseria, non le conoscevo mica."

All'inizio l'ossessione lo divorava. Adesso ha scelto l'accettazione: se non ricorda qualcosa, pazienza. Una resa che però non cancella la disciplina ferrea che il suo lavoro pretende. A teatro, dove un tempo memorizzava un testo in tre settimane, ora ne servono quattro mesi. Tutto va pianificato in anticipo, ogni margine di errore eliminato.

La prima volta accanto a Laura Chiatti

Il 28 e 29 dicembre su Rai1 va in onda Se fossi te, miniserie natalizia che segna un punto di svolta nella vita professionale di Bocci. Per la prima volta recita accanto a Laura Chiatti, sua moglie dal 2014 e madre dei figli Enea (undici anni a gennaio) e Pablo (dieci a luglio). L'esperienza si è rivelata un esperimento antropologico inaspettato. "L'avevo diretta nel mio film La caccia, ma non avevamo mai recitato insieme. È stata l'occasione per guardarci in maniera diversa. Probabilmente nella vita non ci eravamo mai soffermati a osservarci in modo così maniacale, dalle piccole espressioni ai modi di reagire, di parlare."

Bocci racconta di aver scoperto aspetti inediti: lo spirito con cui Laura si sveglia per andare al trucco, il tipo di energia che crea attorno a sé. "È stato come osservare una persona diversa da quella con cui sto da undici anni all'interno di un contesto che, per assurdo, conosco molto bene. Era strano, come se la mia famiglia si trovasse all'interno di un'altra famiglia, quella del set."

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