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La rabbia di Eleonora Giorgi: “Noi attrici over 60 siamo discriminate in modo vergognoso”

Lo sfogo dell’attrice dei film storici degli anni Ottanta lamenta di essere stata estromessa dal cinema che conta: “Per noi over 60 ci sono solo ruoli di nonna o particine di contorno”.
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Eleonora Giorgi si sfoga in una lunga intervista rilasciata al quotidiano più letto di Roma, Il Messaggero. Intervistata da Gloria Satta, l'attrice spiega di essere stata discriminata in carriera, estromessa a causa delle vicende giudiziarie di Rizzoli: "Cose più grandi di me che ho impiegato decenni a capire". Soprattutto, Eleonora Giorgi spiega che le attrici over 60 non hanno un posto nel cinema che conta: "Come tutte le attrici della mia età, subisco una discriminazione vergognosa".

Le parole di Eleonora Giorgi

Gli anni ottanta hanno rappresentato sicuramente il periodo più luminoso per la carriera di Eleonora Giorgi: "La gioia di aver interpretato dei film rimasti nel cuore del pubblico che, malgrado 30 anni fa sia stata brutalmente estromessa dal cinema, non ha mai smesso di amarmi. Lo dimostrano i milioni di follower che ho sui social". Poi, il caso Rizzoli: "Ero stata traumaticamemte coinvolta nelle vicende giudiziarie di Rizzoli. Cose più grandi di me che ho impiegato decenni a capire… il cinema mi ha voltato le spalle e nonmi ha più riaperto le porte". 

Come tutte le attrici della mia età, subisco una discriminazione vergognosa: per noi over 60 ci sono solo ruoli di nonna o particine di contorno. Siamo esodate dalla narrazione mentre il pubblico è composto in gran parte di donne mature che rappresenterebbero un ottimo mercato.

La vicenda Rizzoli

La vicenda Rizzoli a cui Eleonora Giorgi fa riferimento è presto detta. Nel 1979 Eleonora Giorgi sposò l'editore Angelo Rizzoli. Da questa unione, nacque un figlio, Andrea nel 1980. Nel 1984 divorziarono, in seguito allo scandalo P2, che causò l'arresto di Rizzoli. "Nei panni di un'altra" è la biografia ufficiale di Eleonora Giorgi: all'interno, l'attrice rivelava di aver preferito lasciare il cinema perché c'erano stati pesanti giudizi morali espressi nei suoi confronti. Dopo la vicenda Rizzoli, le furono preclusi ruoli cinematografici di rilievo.

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