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Kyriakou all’assalto dell’Italia: non solo Gedi con Repubblica e Stampa, nel mirino anche Sky e La7

Theodore Kyriakou accelera in Italia: dopo l’offerta da 140 milioni per Gedi, il Berlusconi greco vuole anche una tv. I fari sono accesi su Sky Italia e su La7.
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Theodore Kyriakou, il Berlusconi greco. Secondo le ultime indiscrezioni, il magnate non vuole fermarsi solo a Gedi (qui la solidarietà del Cdr Fanpage ai colleghi di Repubblica e Stampa). Mentre procede la trattativa con la Exor della famiglia Agnelli-Elkann per rilevare il gruppo editoriale sulla base di un'offerta da 140 milioni di euro, il magnate greco allarga il raggio d'azione puntando al settore televisivo e alle infrastrutture portuali. Secondo quanto riporta Domani, l'obiettivo è costruire un impero integrato che connetta media e trasporti, con l'Italia come snodo strategico.

Sky Italia nel mirino, ma non solo

Sky Italia rappresenta una delle opportunità che Kyriakou sta valutando. La società controllata da Comcast ha chiuso il 2018 con un rosso di 258 milioni, dopo aver perso un altro milione abbondantemente l'anno precedente. Ma la Comcast non è l'unica possibilità sul mercato: i canali televisivi italiani detenuti da Warner Bros – Nove, Real Time, Dmax, Food Network – potrebbero rappresentare asset alternativi.

Come ricostruisce Domani, Kyriakou punta su Sky Italia ma non esclude che questa strada possa chiudersi se investimenti nei canali italiani di Warner Bros si rivelassero più vantaggiosi. L'obiettivo dichiarato è acquisire una televisione italiana per competere con i grandi player internazionali del settore. C'è poi La7. Secondo le indiscrezioni raccolte dal quotidiano, Kyriakou avrebbe avviato inizialmente contatti con Urbano Cairo per l'acquisto dell'emittente, anche se l'editore italiano è proprietario della testata e mantiene saldo il controllo.

La strategia di acquisire visibilità e influenza

Comprare Gedi e una tv significa acquisire visibilità e influenza in un mercato strategico. La presenza del principe ereditario saudita bin Salman come socio nelle operazioni solleva però interrogativi sull'indipendenza delle testate e sul pluralismo dell'informazione, questioni che hanno spinto Gedi a cercare garanzie istituzionali attraverso il confronto con il governo. L'idea, però, è questa. La volontà di creare un sistema integrato che collega media, trasporti e risorse energetiche.

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