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Ivano Marescotti si ritira dalle scene: “Torno nel mio paese, ma non lo farò da pensionato”

Ivano Marescotti a 76 anni annuncia ufficialmente il ritiro dal mondo del cinema: “E l’aver detto che seguivo l’esempio di Jack Nicholson è stata solo una battuta, non intendevo paragonarmi a lui, che oltretutto ha lasciato le scene a 73 anni, mentre io ne ho tre di più”.
A cura di Eleonora D'Amore
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Ivano Marescotti a 76 anni si ritira dal mondo del cinema, come rivelato al Corsera: "E l’aver detto che seguivo l’esempio di Jack Nicholson è stata solo una battuta, non intendevo paragonarmi a lui, che oltretutto ha lasciato le scene a 73 anni, mentre io ne ho tre di più". Una carriera decollata con Silvio Soldini negli anni 90, poi tantissimi film con i grandi del cinema: Daniele Luchetti, Guido Chiesa, Marco Risi, Marco Tullio Giordana, Roberto Benigni, Pupi Avanti, Gabriele Muccino, fino a Ridley Scott. "Ho un ricordo straordinario di Anthony Hopkins" ha dichiarato, "avevamo girato una parte del film in Italia, ma poi dovevamo tornare negli Stati Uniti e venimmo imbarcati su di un aereo privato. Quando arriviamo a Los Angeles, Anthony scende per primo, aspetta che io lo raggiungessi e, appena tocco il suolo americano, mi applaude e mi abbraccia esclamando: benvenuto in America!".

Un breve ma intenso sodalizio con Checco Zalone e Gennaro Nunziante nei film Cado dalle Nubi e Che bella giornata, che lo hanno consacrato, insieme al resto dei cast, nei record dei botteghini di Capodanno: "Quando mi chiamò per impersonare un leghista in Cado dalle nubi, non lo conoscevo, non sapevo chi fosse, così vado a vedere su internet e scopro che era uno che faceva ridere e ho subito accettato. Ricordo che era molto ossequioso con noi attori, addirittura si inginocchiava accogliendoci sul set… Nel secondo film, Che bella giornata, Checco è diventato più sgamato. E dopo due film insieme, basta, altrimenti sembrava una compagnia di giro".

Fiction e serie per la tv, tante e prestigiose. La piovra, I liceali, Un medico in famiglia, Che Dio ci aiuti, Don Matteo e la recente apprezzata Makari. Non solo, anche il teatro, uno dei primi amori, che lo hanno visto concludere l’ultima tournée con lo spettacolo Zio Vanja con Paolo Pierobon, prodotto dallo Stabile di Torino per la regia della ungherese Kriszta Székely, le cui repliche sono andate avanti dal 7 al 26 gennaio 2020.

Ivano Marescotti nella locandina di A casa tutti bene
Ivano Marescotti nella locandina di A casa tutti bene

Una vita fatta di set e tavole dei palchi più prestigiosi, riconoscimenti e attestati di stima di addetti ai lavori e del pubblico. Perché smettere di recitare proprio adesso? "Me lo sono chiesto anch’io? È stata una decisione che ho preso dal giorno alla notte, tuttavia era da qualche tempo che ci stavo pensando, forse mi ero stancato? Forse erano meno interessanti le proposte che mi venivano fatte? Oppure mi sembrava di fare sempre le stesse cose, quindi non vivevo più l’entusiasmo necessario degli anni passati".

A 76 anni può affermare di aver concluso la carriera in bellezza e Ivano Marescotti ha spiegato come mai ha annunciato il ritiro dalle scene in questo momento: "Non è frequente che uno abbandoni la carriera, ma l’ho annunciato perché continuavano a farmi altre proposte… dovevo continuare a dire di no a tutti, anche perché le tournée sono piuttosto stancanti, così come sono faticosi i set".

Cosa farà adesso, lontano dai set e dalla solita vita fatta di copioni, calendari, uscite e promozioni? "Sono un tipo rurale, mi ritiro nel mio paese, dove vivono le mie due sorelle, si respira una bella aria e si parla solo in dialetto. Di sicuro non lo farò da pensionato, in ciabatte, al parco: non si nasce vecchi, lo si diventa, ma io ho il mio da fare e tanto tempo libero da gestire finalmente a mio piacere. Prima cosa, continuo a seguire la mia scuola di teatro: mi piace trasmettere ai giovani quello che ho saputo, che so fare, inoltre ho una pila di libri da leggere che, in tutti gli anni trascorsi nella frenesia lavorativa, ho trascurato".

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