Il caso Raoul Bova: gli audio a Martina Ceretti diffusi in rete e il tradimento a Rocio Munoz Morales

La notizia del tradimento di Raoul Bova nei confronti di Rocio Munoz Morales risale allo scorso 21 luglio, quando Fabrizio Corona ne ha parlato in un video del suo programma YouTube chiamato "Falsissimo". Secondo quanto sostenuto dall'imprenditore, Bova avrebbe intrattenuto per mesi una relazione con Martina Ceretti, modella milanese di 23 anni.
Fabrizio Corona svela il tradimento e diffonde gli audio di Raoul Bova e Martina Ceretti
Per provare la loro relazione clandestina, Fabrizio Corona ha mostrato gli audio e le chat che Raoul Bova e Martina Ceretti si sono scambiati per mesi, prima del loro primo incontro e anche dopo. Tra questi, si distingue un audio dell'attore indirizzato alla giovane che è stato utilizzato in chiave ironica e ai fini di marketing anche da diverse società come il Napoli e il Torino, ma anche Ryanair e TikTok, cosa che hanno spinto Bova a sporgere denuncia per violazione della privacy.
Il piano di Martina Ceretti e Federico Monzino
A pochi giorni dalla pubblicazione del filmato, sono cominciati a emergere dettagli su chi avrebbe spinto per rendere pubblica questa storia. Fu Federico Monzino, amico di Ceretti, a mandare all'imprenditore tutto il materiale, con l'obiettivo di rendere famosa la modella. Successivamente, Monzino dichiarerà di essersi pentito di quanto fatto in diverse interviste, precisando che non credeva di creare un danno così importante all'attore e alla sua famiglia.

Come hanno reagito Raoul Bova e Rocio Munoz Morales
Dopo l’esplosione del caso Ceretti, Raoul Bova ha deciso di muoversi subito sul piano legale presentando un esposto al Garante della Privacy. Nel documento sarebbero stati indicati tra i denunciati non solo Fabrizio Corona, ma anche alcuni profili social e persino aziende che hanno diffuso o rilanciato la notizia. Diversa ma altrettanto forte la reazione di Rocío Muñoz Morales: l’attrice ha depositato al tribunale di Roma la richiesta di affido esclusivo delle due figlie, Luna e Alma. Nel ricorso emergono riferimenti a presunti comportamenti di Bova legati a una “crisi dei 50 anni” e a mancanze già verificatesi in passato sia come compagno che come padre.

Le indagini in corso
Il caso legato a Raoul Bova e alla presunta amante Martina Ceretti non si è fermato al clamore mediatico. Dopo l’esposto presentato dall’attore al Garante della Privacy, le autorità competenti hanno avviato le verifiche necessarie per capire come e da chi siano state diffuse le informazioni e i contenuti circolati online. L’obiettivo è individuare eventuali responsabilità per violazione della privacy e diffusione illecita di notizie, un fronte sul quale sarebbero coinvolti non solo personaggi del mondo dello spettacolo, ma anche profili social e aziende che hanno contribuito a far rimbalzare la vicenda.