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Fedez e la malattia: “Spero di non dimenticare mai quello che ho vissuto”

L’artista torna a parlare della malattia che lo ha colpito nei mesi scorsi e che ha dovuto affrontare con un’operazione invasiva: “In questo momento sto seguendo le cure necessarie a fronte di un’operazione invasiva come quella che ho dovuto subire”.
A cura di Andrea Parrella
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Fedez torna a parlare della malattia. A mesi di distanza da quell'annuncio pubblico in cui comunicò a tutti le sue condizioni di salute, il cantante si racconta in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera in cui dà aggiornamento sulle sue condizioni di salute. "Sto bene, sono stato molto fortunato a trovare in tempo un tipo di tumore raro –  racconta Fedez – in questo momento sto seguendo le cure necessarie a fronte di un’operazione invasiva come quella che ho dovuto subire, ma sto assolutamente bene". 

Fedez torna con la memoria a quei mesi difficili, di cui con il passare del tempo è riuscito a fare tesoro, anche grazie ad un'evoluzione positiva della sua situazione: "Spero di non dimenticarmi mai quello che ho dovuto passare, perché credo che sia un’esperienza preziosa".

Una circostanza, quella della sua disavventura, che gli ha fatto anche cambiare prospettiva sulle sue priorità, come aveva raccontato nel corso di una puntata di Muschio Selvaggio: "Prima di avere un tumore avevo un obiettivo in soldi, era di 200 milioni. Ora non me ne frega più niente. Mi sono detto che non ha senso".

Ma non sono mancati i momenti difficili dal punto di vista emotivo, quelli fatti di insicurezze alle quali ha risposto con una buona dose di realismo: "Quando mi sono ammalato di cancro – aveva detto – la narrazione che nella mia testa doveva esserci è ho avuto il cancro e di conseguenza questa esperienza mi migliorerà come essere umano, ma chi cazzo l'ha detto, però effettivamente è un po' questo, ti dicono che quando ti ammali scopri il senso della vita, col cazzo, da quando mi sono ammalato sono diventato depresso, un essere umano peggiore io dopo il cancro, ed è questa la figata del mio cancro, beh sì, perché per quale motivo dovrei essere una persona migliore?". 

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