Chef cuoce aragosta sulla griglia in un video, scoppia la polemica: “Si muove ancora, non ho parole”

Lo chef Carmelo Ferreri del ristorante Corallo è finito al centro di una controversia sui social media per un video in cui prepara uno spaghettone all'aragosta, piatto di punta del suo locale. Nel filmato, pubblicato sui suoi canali social, lo chef mostra l'intero processo di preparazione del piatto, incluse le fasi in cui accarezza l'aragosta viva prima di procedere alla cottura. Lo chef ha avuto l'attenzione di evitare di mostrare il momento del taglio dell'animale, ma non quello successivo della sua prima posa sulla griglia.
I commenti negativi al video della cottura dell'aragosta
In quel momento, infatti, l'aragosta divisa a metà ha un impercettibile movimento che ha generato numerosi commenti negativi da parte degli utenti. Tra questi c'è chi ha fatto presente proprio che poteva essere evitata "la sofferenza dell'aragosta" suggerendo di tagliare "quel pezzo e cucinare il suo piatto comunque". E c'è chi ammonisce: "Evidentemente ha pensato fare più hype che al resto".
Altri utenti hanno commentato: "Ma dai si muove ancora sulla griglia…non ho parole" e "Vedere questo video sinceramente mi fa pena vedere un animale trattato così…..evita di metterli sti video e meglio".
C'è anche chi difende lo chef: "I movimenti sono dei semplici riflessi"
Non sono mancate le difese. Alcuni follower hanno risposto agli indignati spiegando: "L'aragosta è tagliata a metà. Il sistema nervoso dei crostacei non è centralizzato come nei vertebrati, quindi i movimenti che si notano rappresentano dei semplici riflessi. Grazie per l'attenzione e buon appetito!". Un altro utente ha ironizzato: "Cioè, praticamente la mangiamo tutti, però tutti facciamo finta che siano già nate morte?". Lo spaghettone all'aragosta rimane uno dei piatti più richiesti del ristorante Corallo, nonostante la polemica sui social.
Che cosa dicono le indicazioni tecniche sull'uccisione dell'aragosta
Dal punto di vista normativo, la pratica dello chef rientra nella legalità. In Italia non esiste una legge nazionale che regola la cottura dell'aragosta, a differenza della Svizzera che dal 2018 obbliga lo stordimento preventivo, con un macchinario specifico o tramite distruzione del ganglio cerebrale, come lo chef ha fatto tagliando l'aragosta a metà. Anche a livello europeo, il Regolamento UE 1099/2009 sulla protezione degli animali durante la macellazione esclude esplicitamente i crostacei dal suo campo di applicazione, lasciando ogni Stato membro libero di adottare norme specifiche.