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Carolyn Smith: “Ieri sera sono stata male a Ballando con le Stelle, non riuscivo a muovermi”

La giudice di Ballando con le Stelle rivela a Francesca Fialdini gli effetti della radioterapia: “Non lo sa nessuno, ma ieri sera non sono stata bene durante la puntata. Mi aiuta come sempre la danza per la sua disciplina”.
A cura di Andrea Parrella
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Carolyn Smith è tornata a parlare delle sue condizioni di salute, per aggiornare i telespettatori dei progressi delle cure oncologiche. Come lei stessa aveva rivelato nelle scorse puntate di Ballando con le Stelle, la giudice del programma ha ricominciato le sedute di radioterapia nell'ultimo mese e ha svelato a Francesca Fialdini che gli effetti si fanno sentire quotidianamente, anche se lei non lo lascia trasparire.

Carolyn Smith a Da noi… a ruota libera

A Da noi… a ruota libera, ha raccontato a Francesca Fialdini quello che le sta accadendo, svelano le difficoltà patite anche nel corso della puntata andata in onda la sera prima, quella dell'8 novembre: "Ieri sera nessuno lo sapeva, ma stavo veramente male. Con la radioterapia ogni giorno devo fare una seduta e la stanchezza è incredibile. Ieri sera stare dalle 9 e un quarto fino alle 2 meno venti dritta, mi sono resa conto che alla fine non riuscivo a muovermi. Anche in questo mi ha aiutato la danza, la disciplina, la consapevolezza che si debba andare avanti". 

Il tabù della malattia sfatato in Tv

Un percorso di cura che Carolyn Smith ha trasformato negli anni nella sua battaglia personale di tipo culturale, che ha capito fosse necessaria proprio dieci anni fa, quando per la prima volta si trovò ad affrontare la malattia, rendendosi conto che attorno alle parole cancro e tumore ci fosse un vero e proprio tabù, di cui lei stessa non era consapevole: "Non sapevo non si potesse parlare di questa malattia. Sinceramente alla prima volta col turbante in Tv, da Vespa, lui mi chiese se potesse domandarmi qualcosa in merito al turbante. Gli dissi di sì, ma poi capii che lui non avrebbe potuto pronunciare quella parola. Mi resi conto che le parole del paziente, anziché quelle del medico, sarebbe stato importante. Mi sono fatta portavoce della questione da allora". Smith ha quindi concluso: "Non auguro a nessuno di essere in questa situazione, ma ho provato ad aiutare le persone che ci si trovano". 

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