Carlo Conti: “Il Festival è inscindibile da Sanremo e Sanremo dalla Rai”

Carlo Conti è uno dei volti presenti al Festival della tv di Dogliani, dove con altri protagonisti del piccolo schermo ha parlato del futuro della televisione e della sua carriera. Ovviamente non poteva non essere toccato il tema Sanremo.
Carlo Conti su Sanremo in Rai
Il direttore artistico della scorsa edizione del Festival -e anche della prossima- ha parlato di Sanremo, dopo la questione della gara d'appalto aperta alle emittenti televisive per potersi occupare della realizzazione della kermesse canora più importante d'Italia. La Rai è stata l'unica a presentare domanda per il bando di partecipazione. Conti, quindi, ha dichiarato:
È inscindibile il festival da Sanremo, la Rai ha bisogno del festival e Sanremo della Rai. Lo spiegamento di forze che riesce a mettere in campo, non solo nelle cinque serate, è enorme, è una macchina organizzativa incredibile. D'altra parte un evento deve essere un evento.
Dopo un Festival che ha superato le aspettative, conquistando risultati più che soddisfacenti in termini di ascolti, ma anche dal punto di vista musicale, il conduttore parla delle sue sensazioni in merito alle gestione di una macchina così importante e complessa come Sanremo:
Io vivo Sanremo come una grande festa. Non mi sono mai posto il problema di fare meglio di chi mi ha preceduto. Per me l'obiettivo è fare un bel festival, qualche punto in più o in meno di share non cambia la mia vita. Ho la fortuna che la sera appena metto la testa sul cuscino mi addormento e non mi sveglio fino al mattino. Solo a fine novembre mi capita di svegliarmi perché mi viene in mente qualche ritornello di canzone che ho escluso. Sento molto la responsabilità della scelta delle canzoni.
Per quanto riguarda il prossimo Festival "qualcosa sta già arrivando" dice Conti, che ammette di ascoltare da solo le canzoni dei Big, mentre per le Nuove Proposte e per Area Sanremo, da cui gli arrivano centinaia di brani "ho il supporto di una commissione" e a questo proposito aggiunge: "Accentro molto su alcune cose, è vero, altre le delego a un gruppo di lavoro fantastico di cui mi fido e con cui lavoro da tempo".
Il cambio generazionale in Rai: "Spazio a Cattelan e De Martino"
Non poteva mancare un argomento cardine come il futuro della tv, insieme al ricambio generazionale che negli ultimi anni, seppur con una certa lentezza, sembra essersi avviato:
Siamo in quella fase che somiglia a quel periodo in cui arrivammo io, Bonolis, Fazio e i senatori Pippo Baudo, Corrado, Raimondo Vianello, Mike Bongiorno hanno cominciato a rallentare. Ora siamo noi sessantenni a rallentare piano piano e a dare spazio ai quarantenni come Cattelan e De Martino
Su De Martino, ormai volto amatissimo della tv, Conti dichiara: "È in una fascia oraria importantissima. È giovane, forte, simpatico, brillante, ha alle spalle un bel po' di gavetta partita quando faceva il ballerino. Sta dimostrando tutta la sua forza e poi è belloccio" e aggiunge scherzando: "Basta con questi conduttori scuri in tv".