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Antonio Medugno sul caso Signorini: “Sono stato ingenuo ad andare a casa sua, temevo di bruciarmi il lavoro”

Antonio Medugno in un video svela perché ha denunciato Alfonso Signorini dopo quattro anni dalla sua partecipazione al GF Vip e sottolinea di non esserci andato a letto: “Messaggi ambigui perché avevo pressioni addosso, temevo di bruciarmi opportunità lavorative”.
A cura di Gaia Martino
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Antonio Medugno in un video pubblicato su Instagram pochi minuti fa rompe il silenzio sul caso Signorini che lo vede coinvolto. L'ex concorrente del Grande Fratello Vip dopo aver denunciato il noto conduttore accusandolo di violenza sessuale ed estorsione, risponde ad alcune domande sociali che gli sono arrivate in questi giorni. "Non sto cercando compassione o approvazione, rispondo con calma alle domande che leggo ovunque perché in questi giorni sono state dette molte cose false sul mio conto, e sono molto stanco"dichiara prima di iniziare a rispondere pubblicamente ad alcune curiosità dei fan o utenti social sulla vicenda che risale a quattro anni fa. "Perché ho denunciato dopo 4 anni? Perché per anni ho provato a seppellirla, perché quando sei coinvolto in dinamiche di vergogna e paura non denunci subito, ti chiudi e ti colpevolizzi, e temi di non essere creduto, temi l'impatto sulla tua vita e sul lavoro. Molte persone ritardano la denuncia su queste vicende, e in quei quattro anni ho fatto terapia, e ho provato ad andare avanti. Ho deciso di tutelarmi legalmente quando la situazione è diventata pubblica e ho capito che il silenzio mi avrebbe distrutto".

In merito alla sua visita a casa di Alfonso Signorini dopo lo scambio di messaggi "spinti", Antonio Medugno spiega che in quel periodo "non avevo la lucidità che ho oggi": "C'erano messaggi, sì, e col senno di poi riconosco che erano messaggi ambigui. E che avrei dovuto mettere un confine molto prima. Ma quando sei giovane, quando hai tante pressioni addosso, quando temi di bruciarti opportunità lavorative, non ragioni sempre in modo lucido. Io in quel momento mi sono fidato ciecamente del mio vecchio manager, e ho minimizzato ogni cosa". Ribadisce di essere stato manipolato dal suo vecchio agente, ma sottolinea di non essere andato a casa del conduttore "per sesso o favori": "Sono andato pensando di chiarire, di dimostrare che tipo di persona fossi e che tipo di valori avessi. È stata una scelta ingenua, lo ammetto, ma l'ingenuità non significa né consenso, né colpa". Poi conclude, assumendosi la responsabilità di essere rimasto "vicino a quella situazione invece di tagliarla subito, è questo il mio errore", perché pensava di "riuscire a gestirla". Infine, chiarisce: "Non sono mai andato a letto con Alfonso Signorini, né la prima volta, né dopo. Capisco il sospetto, perché attorno al contesto ci sono stati tanti messaggi allusivi e di un rapporto che col senno di poi lo riconosco sbagliato. E qui mi prendo la responsabilità".

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