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Accolto il ricorso di Federica Laviosa contro Chiambretti, stop al dimezzamento degli alimenti

La Suprema Corte civile ha accolto il ricorso presentato da Federica Laviosa a proposito della sentenza che aveva stabilito il dimezzamento dell’assegno di mantenimento versato da Piero Chiambretti a favore della figlia Margherita.
A cura di Stefania Rocco
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La Suprema Corte civile annulla la sentenza che aveva permesso a Piero Chiambretti di dimezzare l’assegno di mantenimento versato alla ex compagna Federica Laviosa a favore della figlia Margherita. Dopo la pronuncia del tribunale e dell’appello, i legali che rappresentano la ex compagna del conduttore, Marcella De Simone e Claudia Villani, erano ricorsi in Cassazione che oggi ha deciso di annullare la sentenza ottenuta in secondo grado – che aveva dato ragione al conduttore – e di rimandare il giudizio a un’altra sezione di appello di Torino.

La sentenza di appello che aveva previsto il dimezzamento dell’assegno

Dopo che la sentenza di primo grado aveva stabilito che l’assegno di mantenimento versato dal conduttore ammontasse a un totale di 3000 euro al mese, Chiambretti aveva presentato ricorso in appello. I suoi avvocati avevano dimostrato che il presentatore, adesso passato in Rai, aveva subito una diminuzione del reddito e che non si dovesse tenere conto, al fine di valutarne il patrimonio, dei 3 milioni di euro derivanti dalla vendita di una casa e dei 5 milioni di euro ricevuti in eredità. La Corte di Appello aveva dato ragione a Chiambretti, prevedendo che l’assegno versato alla ex passasse da 3000 a 1500 euro mensili. Una rivincita amara per il conduttore perché frutto di una vicenda familiare particolarmente dolorosa.

La Cassazione annulla la sentenza, Chiambretti e Laviosa tornano in appello

La sentenza pronunciata dalla Corte di cassazione ha però ribaltato quanto stabilito in secondo grado. Secondo la Suprema corte, i giudici non si sono soffermati sul presunto cambiamento delle condizioni di reddito di Chiambretti, né sul miglioramento delle condizioni reddituali di Laviosa. Motivo per il quale a dirimere la causa tra i due sarà una diversa sezione di appello del tribunale di Torino. Il nuovo giudizio dovrà stabilire se accogliere o meno il ricorso presentato dal conduttore. Nel caso di un mancato accoglimento, Chiambretti sarà tenuto a restituire gli arretrati.

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