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Flavio Insinna: “Baudo di un’altra categoria, in confronto a lui dovremmo aprire tutti un bar”

18 Agosto 2025 7:33
Ultimo agg. 18 Agosto 2025 - 20:48
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La diretta news dalla camera ardente di Pippo Baudo al Teatro delle Vittorie di Roma, oggi dalle 10:00 alle 20:00 sarà aperta al pubblico per l'ultimo saluto al grande conduttore scomparso a 89 anni. Dopo la camera ardente romana di oggi, mercoledì 20 agosto si terranno i funerali presso il Santuario della Madonna della Stella a Militello in Val di Catania, paese natale del grande conduttore.

Nel corso della giornata hanno dato l'ultimo saluto a Baudo il vicepremier Antonio Tajani, la conduttrice Mara Venier, l'ex moglie Katia Ricciarelli, Fiorello, Gianni Morandi, Giorgia, Laura Pausini e tanti altri. Atteso per martedì mattina l'arrivo di Amadeus.

17:46

Flavio Insinna: "Baudo di un'altra categoria, in confronto a lui dovremmo aprire tutti un bar"

Tra i volti noti che si sono presentati alla camera ardente per Pippo Baudo anche Flavio Insinna, che prova a smarcarsi dall'aneddotica che lo lega al conduttore per parlare unicamente di lui e della sua ammirazione per la figura: "Un gigante, non do ricordi personali perché si rischia di parlare di se stessi, siamo qui per Baudo. Mi ha insegnato a lavorare, studiare, essere curioso, andavi a teatro e lo incontravi sempre, andava a vedere tutti. Mi ha insegnato ad amare il talento altrui, scoprirne la bravura. L'ultima volta che ci ho parlato è stato un po' di tempo, ma sono venuto qui ad abbracciare idealmente una persona che ho amato da spettatore. Guardando ieri sera Papaveri e papere ho detto agli altri che dovremmo aprire un bar. Era veramente un gigante, un'altra categoria".

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A cura di Andrea Parrella
16:52

Giorgia: "Pippo ha saputo cavalcare il suo tempo, ha cambiato la mia vita"

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Anche Giorgia ha fatto visita a Pippo Baudo per l'addio al conduttore. Giunta alla camera ardente nel pomeriggio, l'artista ha ricordato così colui che l'ha di fatto scoperta a inizio anni Novanta: "Di ricordi con lui ne ho tanti, a cominciare dal fatto che la prima volta in cui l'ho visto avevo 22 anni e ora ne ho 54 anni. Con Pippo si imparava sempre qualcosa, ma negli ultimi anni gli era venuta fuori questa dolcezza che era lì pronta ad uscire, anche perché quando l'ho conosciuto era in un momento di grande attività, lavoro, tempi serrati che impedivano conversazioni più lunghe che invece ci siamo riservati negli ultimi anni, da cui emergeva la sua saggezza, il suo saper vivere, la sua ironia. Mi ha cambiato la vita, se non ci fosse stato lui nel '93 poi negli anni sicuramente avrei fatto un percorso diverso. Ci credeva quasi più di me. Mio padre mi ricordava che nel primo Sanremo gli disse: ‘Guarda cosa hai generato'. Ovviamente stiamo salutando una parte della nostra storia, cultura, è anche un momento collettivo di unione, è una cosa che poche persone riescono a lasciare come eredità. Come pochi professionisti ha saputo cavalcare il proprio tempo. Il ricordo più bello? Quando mi chiamò sul palco dell'Ariston dicendomi che avevo vinto e io, da rimbambita del mio tempo, dissi semplicemente "fico". Lui era felice, proprio perché ci credeva tanto".

A cura di Andrea Parrella
16:23

Laura Pausini ricorda Baudo: "Ha cambiato la vita a me e alla mia famiglia"

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Laura Pausini è stata tra le "creature" artistiche di Pippo Baudo. Per l'ultimo saluto alla camera ardente non poteva mancare lei, che ha ricordato così il grande conduttore: "Sapeva sorridere alle persone con generosità e verità. È stato l'incontro più importante della mia vita perché l'ha cambiata, quella mia e dei miei familiari. Ce'è sempre, anche nelle sgridate che mi ha fatto: "‘Devi cantare le canzoni eterne, non quelle di una stagione'. Diceva che lo avrei sentito dentro. È sempre stato presente, non con una telefonata all'anno. Ho pianto molto, oggi lo sento vicino e percepisco che mi sta dando forza. L'ultima cosa che mi ha detto è un messaggio audio molto intimo che non posso raccontarvi, ma non era un uomo invidioso, è vero che più grandi sono, più umili restano. Lui lo è sempre stato. Mi diceva di non avere paura di sognare in grande, cosa che non avevo mai fatto. Sogni più grandi slegati dalla musica, una famiglia e un figlio, mi ha spronata a non dimenticare la parte privata".

A cura di Andrea Parrella
15:56

Gianni Morandi commosso: "Baudo mi aiutò quando nessuno mi chiamava più"

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È un Gianni Morandi visibilmente commosso quello che saluta Pippo Baudo alla camera ardente allestita per il conduttore, scomparso due giorni fa. Il cantante ricorda diversi momenti con lui: "Soltanto parole di affetto per Pippo, mi ha aiutato in un momento di difficoltà, all'inizio degli anni Ottanta ero un po' sparito dal giro. Lui mi chiamò a Fantastico. Qualche anno fa l'ho richiamato e gli o detto che gli dovevo un grazie, perché allora non mi chiamava più nessuno. ‘Te lo meritavi', mi disse. Ma poi tante cose, la vittoria al Festival dell'87, ma anche con In Amore quando arrivammo secondi e quell'anno esplose Giorgia, che fu un'invenzione sua. Oggi piango anche un amico, perché ci sentivamo e ci volevamo bene".

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A cura di Andrea Parrella
15:07

Katia Ricciarelli su Pippo Baudo: "L'ultima volta che l'ho visto non abbiamo parlato, solo un abbraccio"

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"L'ho vista l'ultima volta nel '19 all'Arena di Verona e non abbiamo detto nemmeno una parola, ci siamo solo abbracciati". Così Katia Ricciarelli ha ricordato Pippo Baudo visitando la camera ardente allestita per il conduttore, scomparso il 17 agosto. La cantante lirica, che è stata sua moglie per diversi anni, ha salutato con sobrietà l'ex marito, abbracciando anche la figlia di Baudo. ad accompagnarla Mara Venier: "È stato toccanto perché ho accompagnato Katia da Tiziana e da Dina (Minna, storica assistente di Baudo, ndr), così Pippo avrebbe voluto". 

A cura di Andrea Parrella
14:48

Giorgia e Gianni Morandi arrivano assieme per l'ultimo saluto a Pippo Baudo

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Nel primo pomeriggio arrivano alla camera ardente allestita al Teatro delle Vittorie per Pippo Baudo anche Giorgia e Gianni Morandi. I due artisti si sostengono a vicenda, giungono mano nella mano e inizialmente preferiscono non parlare alla stampa, per andare direttamente a salutare i familiari di Baudo e rendere l'ultimo omaggio al conduttore, decisivo per la carriera di Giorgia e per certi versi determinante anche per il percorso di Morandi, visto che Baudo lo portò a Sanremo insieme a Tozzi e Ruggeri per quella Si può dare di più che vinse e segno un nuovo momento positivo per Morandi dopo anni di crisi.

A cura di Andrea Parrella
13:10

Fiorello: "Chi insegnerà ai giovani di oggi a fare la tv come Pippo Baudo?"

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Dopo il primo momento di silenzioso raccoglimento, Fiorello ha voluto condividere un ricordo profondo e personale di Pippo Baudo, rivelando aspetti inediti del loro rapporto e lanciando una riflessione amara sulla televisione contemporanea.

"Per noi siciliani era un vanto, ci parlavamo in dialetto"

"Per noi siciliani, Pippo Baudo è sempre stato un vanto, un orgoglio. Noi lo seguiamo più degli altri perché lui faceva anche Antenna Sicilia, conduceva il Festival della Canzone Siciliana", ha raccontato Fiorello, svelando un lato meno noto di Baudo legato alle sue radici. "Questa cosa della Sicilia, anche in privato, era viva. Ci chiamavamo e ci dicevamo cose forti anche in siciliano", ha aggiunto lo showman, rivelando l'intimità di un rapporto che andava oltre quello professionale e che affondava le radici nel comune orgoglio per la terra d'origine.

"Non c'è un aggettivo per dire cosa rappresenti"

"Tutto quello che è stato detto di Baudo e su Baudo, è stato detto tanto, qualsiasi cosa si possa dire, Pippo è sempre un po' di più. Non è un semplice conduttore, direttore artistico, è qualcosa di più. Non c'è un aggettivo per dire cosa rappresenti per la televisione italiana", ha dichiarato Fiorello con evidente commozione. Una definizione che va oltre ogni categoria professionale e che riconosce in Baudo una figura unica e irripetibile nel panorama televisivo italiano.

La proposta provocatoria: "Sostituire il cavallo di Viale Mazzini"

"La Rai deve moltissimo a Pippo Baudo. Ho sentito parlare di statue a Sanremo, ma dovrebbero sostituire il cavallo di Viale Mazzini con Pippo Baudo",e che domina la sede Rai diventa un modo per sottolineare quanto Pippo sia stato più di un dipendente: un vero e proprio simbolo dell'azienda.

"Chi insegnerà ai giovani di oggi a fare la tv?"

"Lui ci ha insegnato senza volere insegnare. Solo a guardarlo ci ha insegnato. Mi chiedo: chi insegnerà ai giovani di oggi a fare la tv? Chi? Ieri sera, guardando Papaveri e Papere mi ero quasi dimenticato come si facesse la televisione. Oggi siamo presi da una frenesia e mi sono detto ma dove stiamo andando. Quella era televisione", ha continuato, usando la replica di uno storico programma di Baudo per confrontare epoche televisive diverse.

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12:34

Fiorello non sarà presente ai funerali di Pippo Baudo a Militello

L’arrivo di Fiorello al Teatro delle Vittorie
L’arrivo di Fiorello al Teatro delle Vittorie

Secondo quanto apprende Fanpage.it, Rosario Fiorello non sarà presente ai funerali di Pippo Baudo a Militello Val Di Catania, paese natale del conduttore.

12:27

Carlo Conti: "Pippo Baudo non ha eredi, ci ha insegnato tanto"

Carlo Conti è arrivato al Teatro delle Vittorie visibilmente commosso per rendere l'ultimo saluto a Pippo Baudo. Il conduttore toscano ha detto:

Si è spenta la tv, un faro, un punto di riferimento. È un personaggio che è passato alla storia, quindi non ci lascerà mai.

Particolarmente significativa la definizione di Baudo come colui che "ha trasformato il presentatore in conduttore, cioè chi detta i tempi, lui è stato il primo conduttore".

"Non esistono eredi, lui è troppo grande"

Interrogato sulla possibile eredità di Baudo, Conti è stato categorico: "Non esistono eredi, lui è troppo grande". Quando gli viene fatto notare che spesso è stato accusato di "baudeggiare", Conti risponde con orgoglio: "Per me è un grande complimento. È come dire a un calciatore che tira le punizioni come Maradona".

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12:21

Fiorello arriva alla camera ardente: silenzio e rispetto per l'ultimo saluto a Pippo Baudo

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Anche Fiorello si è recato al Teatro delle Vittorie per rendere omaggio a Pippo Baudo. Lo showman siciliano, visibilmente commosso, ha scelto il silenzio e la discrezione, non rilasciando alcuna dichiarazione ai giornalisti presenti all'esterno del teatro.

La scelta di Fiorello di non parlare con la stampa testimonia la profondità dell'emozione e il rispetto per un momento così delicato.

11:24

Da Messina a Roma per Pippo Baudo: le parole della fan e cantante Mary Gitto

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Si chiama Mary Gitto e fu lanciata da Pippo Baudo all'età di 17 anni a un festival siciliano. È partita questa mattina da Messina per salutare al Teatro delle Vittorie il grande maestro della televisione e, come ha annunciato ai cronisti di Fanpage.it, sarà presente anche ai funerali a Catania: "Ero molto emozionata, avevo solo 17 anni, poi l'ho rincontrato in varie occasioni. Sono stata anche tra il pubblico ai suoi 60 anni di carriera. Sono arrivata questa mattina alle 7.30 da Messina, sentivo di doverlo a Pippo. Lui era il re della televisione e raggiungerà Raffaella Carrà, che era la regina". 

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11:20

Pippo Baudo, nella camera ardente proiettate immagini della storia in tv

La camera ardente di Pippo Baudo è un omaggio a un gigante della televisione. Alle spalle del feretro sono proiettate immagini che raffigurano la grande storia in Rai del conduttore.

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11:18

Simona Agnes: "Mio padre accolse Pippo a braccia aperte quando chiese di rientrare in Rai"

Commovente il ricordo di Simona Agnes, figlia del leggendario direttore generale Rai Biagio Agnes, che ha voluto rendere omaggio a Pippo Baudo ricordando il rapporto speciale tra il grande conduttore e la famiglia Agnes. Le sue parole rivelano retroscena inediti sul legame tra Baudo e la televisione pubblica.

"Un grande maestro che ha dato tanto a quest'azienda"

"In queste ore siamo presenti con il direttore generale Roberto Sergio per una forma di rispetto a un grande maestro che ha dato tanto a quest'azienda e noi con tanto affetto vogliamo stare accanto a lui", ha dichiarato Simona Agnes, sottolineando la continuità nella riconoscenza della Rai verso uno dei suoi figli più illustri.

Il dolore di Biagio Agnes e il ritorno a braccia aperte

Simona Agnes ha rivelato un episodio significativo del rapporto tra suo padre e Pippo Baudo: "C'è stato un momento in cui Pippo decise di lasciare l'azienda, al momento c'era un direttore generale molto forte che con un sentimento molto forte, di orgoglio e appartenenza rimase malissimo".

Il riferimento è al periodo in cui Baudo lasciò la Rai per approdare a Mediaset, una scelta che ferì profondamente Biagio Agnes, che vedeva nel conduttore non solo un professionista di eccellenza ma un simbolo dell'identità aziendale: "Ma quando Baudo chiese di rientrare, venne accolto a braccia aperte. Mio padre si rese conto perfettamente che la sua Rai sarebbe diventata sempre più grande e più importante con Pippo accanto", ha concluso Simona Agnes.

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11:14

Eros Ramazzotti alla camera ardente: "Il migliore"

Eros Ramazzotti si è recato al Teatro delle Vittorie per rendere omaggio a Pippo Baudo. Il cantante romano, visibilmente commosso, ha voluto mantenere il massimo riserbo, limitandosi a poche parole significative: "Il migliore", prima di allontanarsi in auto con servizio NCC.

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10:53

Il Teatro delle Vittorie potrebbe diventare "Teatro Pippo Baudo"

Il Teatro delle Vittorie potrebbe portare il suo nome. Secondo le ultime voci, il teatro che in queste ore ospita la camera ardente, potrebbe essere intitolato a Pippo Baudo. Si tratta di una proposta dal significato molto forte, considerato che si tratta del teatro che ha visto le migliori trasmissioni, i più grandi successi, del conduttore.

10:50

Statua davanti all'Ariston e camerino intitolato: Sanremo prepara l'omaggio permanente a Pippo Baudo

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Mentre l'Italia dice addio a Pippo Baudo, nascono già le prime iniziative per perpetuare la sua memoria. CNA Imperia ha chiesto ufficialmente al Comune di Sanremo di avviare l'iter per erigere una statua del grande conduttore davanti al Teatro Ariston, tempio del Festival che ha segnato la sua carriera.

I proprietari del Teatro Ariston hanno annunciato l'intenzione di intitolare a Pippo Baudo lo storico camerino del conduttore, quello stesso spazio che per 13 edizioni ha ospitato i preparativi del maestro prima di salire sul palco più importante della musica italiana. Un riconoscimento che trasforma un luogo privato in un memoriale permanente.

10:39

Gloria Guida: "Pippo Baudo è stato un secondo papà"

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Gloria Guida è arrivata alla camera ardente per l'ultimo saluto a Pippo Baudo: "Era un secondo papà, non lo dimenticheremo mai. Con me è stato generosissimo"

10:37

Lino Banfi ricorda Pippo Baudo: "Scherzavamo che eravamo rimasti in due, ora sono rimasto solo io"

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Lino Banfi, presente alla camera ardente di Pippo Baudo, è intervenuto a Uno Mattina Estate: "Sono rimasto l'ultimo, adesso. Scherzavamo io e Pippo: siamo rimasti noi. Adesso sono rimasto io, e tutta la fretta non c'è di venirti a trovare subito lì. Aspettatemi, sono ai tempi supplementari e vediamo che si può fare". 

Poco prima con i cronisti, Lino Banfi aveva scherzato:

Scherzavamo sempre sul fatto che eravamo rimasti le uniche B del 1936: dopo Berlusconi, Bergoglio, c'eravamo noi. Adesso sono rimasto io, e tutta la fretta non c'è di venirti a trovare subito lì.

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10:28

L'uomo che minacciò il suicidio a Sanremo: "Sono in lutto per Pippo Baudo"

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Nelle ore di cordoglio per Pippo Baudo emerge il ricordo di Pino Pagano, l'uomo che il 23 febbraio 1995 minacciò il suicidio dall'Ariston in una delle scene più drammatiche della storia del Festival di Sanremo. Oggi 69enne, Pagano dice a La Nazione di essere "in lutto" per la morte del conduttore che quella sera lo salvò davanti a 16 milioni di telespettatori.

Pagano, che vive in una casa popolare a Castel Maggiore con una pensione di invalidità da 750 euro, conserva ancora in cantina i ritagli di giornale e gli stivaletti di quella sera. "Pensavo di cambiare vita, invece mi sono pentito. È stata solo pubblicità negativa", racconta alle pagine bolognesi di Repubblica.

L'episodio, che all'epoca fu presentato come un gesto disperato, era in realtà preparato a tavolino per coprire un "buco" lasciato dall'assenza di Elton John. "Volevo diventare famoso, un personaggio, magari anche scrivere un libro, cambiare la mia vita", confessa oggi Pagano. "Mi avevano offerto 25 milioni di lire, ma finì che me ne diedero soltanto 500mila, più una serie di comparsate in tv".

10:24

Max Giusti ricorda Pippo Baudo: "Ha accompagnato l'Italia"

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Max Giusti alla camera ardente di Pippo Baudo: "Ci ha accompagnato per un periodo enorme, sia quando il nostro Paese era nella sua brillantezza, sia negli anni più difficili, negli anni di piombo, quando diceva una cosa lui, era vera. Lui era Pippo Baudo. Ai miei primi passi c'era lui. Era bravissimo. Sono molto vicino alla sua famiglia e non voglio dire di più". 

10:16

Le lacrime di Katia Ricciarelli alla camera ardente di Pippo Baudo

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Emergono le prime foto dalla camera ardente di Pippo Baudo allestita al Teatro delle Vittorie. Colpisce in particolare Katia Ricciarelli in lacrime, accanto a Mara Venier e all'avvocato Giorgio Assumma, entrambi grandi amici del conduttore televisivo.

10:10

Aperta la camera ardente di Pippo Baudo: grande fila per entrare al Teatro delle Vittorie

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Una lunga fila di persone si snoda davanti al Teatro delle Vittorie per rendere l'ultimo omaggio a Pippo Baudo. Fin dalle prime ore di apertura della camera ardente, cittadini comuni, fan di tutte le età e personalità del mondo dello spettacolo si sono recati al teatro romano per salutare il maestro della televisione italiana.

L'Italia si mette in fila per dire addio al suo Pippo

La partecipazione del pubblico, da tutta Italia, conferma quanto profondo sia stato l'impatto di Pippo Baudo nella vita degli italiani. Non si tratta solo di curiosi o appassionati di televisione, ma di persone che hanno sentito il bisogno di esprimere concretamente la loro gratitudine verso chi ha accompagnato le loro serate per oltre mezzo secolo.

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Il Ministro Giuli alla camera ardente: "Un gentiluomo della tv che non ha mai deluso nessuno"

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Il Ministro della Cultura Alessandro Giuli è arrivato alla camera ardente: "È un doveroso omaggio a un uomo che ha rappresentato la televisione italiana. Un gentiluomo della tv che non ha mai deluso nessuno. Tutti hanno trovato un consenso notevole e comprovato". Sull'eredità: "Nulla andrà perso. Questo Teatro delle Vittorie è un pezzo della Rai, che Pippo Baudo ha difeso. A tutt'oggi è l'anima della Rai. Sottolineo la bellezza, la sobrietà e la forza istituzionale di questo feretro, che ci invita a una riflessione su una persona speciale di una grande azienda che è la Rai".

09:57

L'arrivo di Tajani alla camera ardente di Pippo Baudo

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È arrivato il vicepremier e Ministro degli Esteri Antonio Tajani alla camera ardente di Pippo Baudo. "Era un grande italiano, un italiano positivo. Ha saputo far sorridere tanti italiani senza mai essere volgare. Un uomo colto, poliedrico. La bella immagine dell'Italia positiva". 

09:29

L'arrivo di Mara Venier e Katia Ricciarelli alla camera ardente

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L'arrivo di Mara Venier e Katia Ricciarelli alla camera ardente di Pippo Baudo allestita al Teatro delle Vittorie. Le due amiche sono arrivate abbracciate, accolte dall'amministratore delegato della Rai Roberto Sergio.

09:25

I necrologi per Pippo Baudo sul Corriere della Sera: c'è anche Maria De Filippi e Pier Silvio Berlusconi

Una pagina intera di necrologi sul Corriere della Sera testimonia l'affetto e il rispetto che il mondo dello spettacolo, delle istituzioni e della società civile nutre per Pippo Baudo. Dai grandi nomi della televisione alle persone comuni, tutti hanno voluto lasciare un ultimo messaggio di ricordo per il maestro della tv italiana.

Il mondo dello spettacolo si stringe alla famiglia

Tra i necrologi spicca quello di Maria De Filippi, che con poche parole esprime le sue "più sincere condoglianze", e quello di Marcello Dell'Utri che partecipa "commosso al lutto generale per la scomparsa di Pippo Baudo ricordando un sincero amico".

Significativo il necrologio dell'Amministratore Delegato Rai Pier Silvio Berlusconi, del presidente Fedele Confalonieri e dei dirigenti Mediaset, che ricordano Pippo Baudo come "maestro e riferimento della televisione italiana". Un riconoscimento che va oltre le appartenenze aziendali e celebra la grandezza di un professionista che ha onorato l'intero settore televisivo.

09:18

Pippo Baudo nel feretro indossa uno smoking: la commozione di Giorgio Assumma

"Io che non mi commuovo mai, mi sono commosso mentre l'ho visto nella bara col suo smoking", ha confessato Assumma al Corriere della Sera, rivelando tutta l'emozione di questo momento di addio. Le parole dell'avvocato, uomo abituato a mantenere il controllo nelle situazioni più difficili, testimoniano quanto profondo fosse il legame con Pippo Baudo.

La presenza dello smoking nella bara è un dettaglio che racchiude simbolicamente tutta l'eleganza che ha caratterizzato la figura pubblica di Baudo: anche nell'ultimo viaggio, il grande conduttore mantiene quello stile impeccabile che ha caratterizzato tutta la sua carriera.

09:13

Da "baudesco" a "baudeggiare": i 7 neologismi della Treccani che immortalano Pippo

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La grandezza di Pippo Baudo non si misura solo negli ascolti e nei successi televisivi, ma anche nell'impatto linguistico che ha avuto sulla cultura italiana. La Treccani ha registrato ufficialmente ben sette neologismi ispirati al grande conduttore, testimonianza di un fenomeno che ha superato i confini dello spettacolo per diventare parte integrante della lingua italiana.

Il primo termine, "pippobaudismo", nasce nel 1985 sulle pagine di Repubblica e viene definito dalla Treccani come "il modo in cui Pippo Baudo ha interpretato il costume e la società italiana". Non si tratta di un semplice stile televisivo, ma di una vera e propria poetica: la capacità unica di far convivere alto e basso, cultura e intrattenimento, leggerezza e rigore.

Accanto al "pippobaudismo" si sviluppa il "baudismo" (1986), descritto come "l'atteggiamento, il comportamento, la concezione dello spettacolo tipici di Pippo Baudo": un modo di fare televisione fondato su ritmo, presenza scenica e arte dell'improvvisazione senza mai perdere il controllo del palco.

"Baudesco" (1990) viene usato in senso ironico per indicare le lunghe maratone televisive alla Baudo, mentre "baudiano" descrive lo stile di conduzione e le interminabili trasmissioni serali che hanno caratterizzato un'epoca della televisione italiana.

"Pippobaudiano" completa la serie degli aggettivi, riferendosi a tutto ciò che rimanda direttamente al maestro: dal tono dei ringraziamenti finali alle atmosfere di un programma.

Particolarmente significativo è il verbo "baudeggiare", nato nel 1993 su La Stampa e definito come "fare il verso allo stile e al modo di condurre uno spettacolo propri del presentatore televisivo Pippo Baudo". Come sottolinea la Treccani: "C'è chi ha ‘baudeggiato' per anni tentando di imitarlo, ma Pippo Baudo resta inimitabile".

L'ultimo neologismo non poteva che riferirsi al pubblico: "pippobaudista" indica chi è fedele a un'idea di intrattenimento nazional-popolare, colto e genuino insieme.

09:04

Atteso il vicepremier Antonio Tajani alla camera ardente per l'ultimo saluto a Pippo Baudo

Tra le personalità attese al Teatro delle Vittorie per rendere omaggio a Pippo Baudo c'è anche il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. La sua presenza testimonia il riconoscimento istituzionale per una figura che ha rappresentato l'eccellenza italiana nel mondo.

La presenza del vicepremier rappresenta il riconoscimento ufficiale del ruolo che Baudo ha svolto nella costruzione dell'identità culturale del Paese, contribuendo a unire generazioni diverse attraverso la televisione e a promuovere l'immagine dell'Italia all'estero. L'attesa visita di Tajani si inserisce in un flusso continuo di personalità che nella giornata di oggi renderanno omaggio al grande conduttore.

08:57

La foto della camera ardente di Pippo Baudo al Teatro delle Vittorie è bellissima

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Le prime immagini dalla camera ardente allestita al Teatro delle Vittorie restituiscono tutta la compostezza e l'eleganza che hanno sempre caratterizzato Pippo Baudo. Il feretro, circondato da corone di fiori e immerso in un'atmosfera di grande dignità, è vegliato da un ritratto del grande conduttore che campeggia sullo sfondo.

Un allestimento degno del maestro della televisione

L'allestimento scelto per l'ultimo saluto rispecchia perfettamente lo stile sobrio ed elegante che ha contraddistinto tutta la carriera di Pippo Baudo. Il teatro, avvolto in un'atmosfera raccolta e rispettosa, offre il contesto ideale per questo momento di commemorazione.

Il ritratto che sovrasta la camera ardente immortala il sorriso e lo sguardo che hanno accompagnato generazioni di italiani. Un’immagine che racchiude memoria, gratitudine e l’eredità di un uomo che resterà per sempre nella storia del nostro spettacolo.

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