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Viola Davis: “Attrici nere vittime di razzismo, un regista mi chiamò col nome della sua domestica”

Viola Davis, in un’intervista rilasciata a Variety, ha parlato di come le attrici nere siano ancora vittime di razzismo e di come vengano regolarmente inquadrate in ruoli stereotipati.
A cura di Daniela Seclì
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L'attrice Viola Davis, nel corso della sua carriera, è stata protagonista di film come Il Dubbio, The Help e di serie tv di successo come Le regole del delitto perfetto. In un'intervista rilasciata a Variety ha parlato di come il razzismo sia un problema ancora presente nel cinema, gli attori neri continuano a essere inquadrati in ruoli stereotipati:

"Un regista una volta mi chiamò "Louise!". Lo conoscevo da dieci anni eppure mi chiamò Louise. Poi ho scoperto che lo ha fatto perché quello era il nome della sua domestica. Avevo circa 30 anni all'epoca, perciò è accaduto un bel po' di tempo fa. Ma quello che dovete capire è che queste piccole aggressioni accadono sempre".

Le attrici nere ancora vittima di razzismo sul lavoro

Basta accendere la televisione, andare al cinema o assistere alle serie tv e ai film disponibili in streaming, per notare come non ci siano molte attrici nere nel ruolo di protagonista:

"Da quando ho lasciato la serie Le regole del delitto perfetto, non vedo molte donne nere in ruoli da protagonista in tv e neanche nei servizi in streaming. Ciò è legato all'ideologia e alla mentalità. Perché non assumi una donna dalla pelle scura se quando entra nella stanza dici che ti lascia senza fiato? Crea uno spazio, una narrazione per lei".

Ruoli ancora stereotipati per le attrici nere

Viola Davis e il marito Julius Tennon hanno fondato una casa di produzione, la JuVee Productions, per tentare di dare spazio a storie più inclusive e che liberino le donne nere dagli stereotipi:

"Se voglio interpretare il ruolo di una madre che vive in un quartiere povero e con un figlio membro di una gang che è morto in una sparatoria, posso farlo subito. Se voglio interpretare una donna che cerca di cambiare vita e vola a Nizza e dorme con cinque uomini all'età di 56 anni, avrò difficoltà a farlo, anche se sono Viola Davis. Questo perché le persone non riescono ad associare il fatto di essere nere con il risveglio spirituale e la sessualità. È troppo per loro. Spesso in passato sono stata scartata per un ruolo a causa della mia razza o perché non mi trovavano abbastanza carina. Mi spezzava il cuore e mi rendeva furiosa. È tutto basato sulla razza. Siamo onesti, se avessi una pelle più chiara, i capelli biondi e gli occhi azzurri sarebbe diverso".

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