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Sean Kanan di Beautiful: “A 20 anni ho rischiato di morire, a 50 ho vissuto un periodo buio”

Sean Kanan è stato ospite per la prima volta di Verissimo, nella puntata di sabato 4 marzo. L’attore americano, interprete del personaggio di Deacon Sharpe nella fiction Beautiful si è raccontato a Silvia Toffanin: dalla volta in cui a 20 anni ha rischiato di morire al periodo buio vissuto a 50.
A cura di Elisabetta Murina
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Sean Kanan è stato ospite per la prima volta di Verissimo, nella puntata di sabato 4 marzo. L'attore americano, interprete del personaggio di Deacon Sharpe nella fiction Beautiful e del cattivo Mike Barnes in Karate Kid, si è raccontato a Silvia Toffanin: dalla volta in cui a 20 anni ha rischiato di morire, al periodo buio vissuto a 50 anni, fino all'amore con la moglie Michelle.

Il periodo buio a 50 anni e il ritorno a Beautiful

L'attore è tornato a far parte del cast di Beautiful dopo cinque anni di assenza con il suo personaggio, quello del "cattivo" Deacon Sharpe. Un'emozione che ha anche un forte valore simbolico per la fiction: "É un momento interessante per tornare perché lo compie cinque anni, sono orgoglioso di festeggiare questo momento con lo show". Poi il racconto di una pagina dolorsa della sua vita, un periodo difficile attraversato quando ha compiuto 50 anni (oggi ne ha 57):

É stato un momento buio per me, ero sovrappeso, non avevo prospettive lavorative e, ad essere sincero, sentivo che stavo scivolando verso la mediocrità. É stato necessario non aspettare il treno giusto, ma costruirmelo. Ho cambiato tante cose della mia vita. 

Quando a 20 anni ha rischiato di morire

Nel suo libro Il metodo del Cobra, Kanan ha raccontato un episodio drammatico vissuto quando aveva appena 20 anni: è svenuto ed è stato portato d'urgenza in ospedale. I medici gli hanno detto che stava per morire. "In quel momento ho affrontato una sfida monumentale. Sono sopravvissuto e questa esperienza ha mostrato una parte del mio carattere che non sapevo di avere", ha raccontato a Silvia Toffanin.

Una settimana dopo si è rimesso un forma e anche in gioco per il film Karate Kid: "Per questo motivo è stato il progetto più importante della mia vita. La cicatrice rimane sempre con me". 

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