89 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Piero Chiambretti: “Fazio? Non va sulle montagne in Sardegna ma si sposta dove ha mercato”

Piero Chiambretti non le manda a dire: “Da quello che leggo, chi se n’è andato lo ha fatto per scelta. Non è stato cacciato nessuno. E nessuno è rimasto disoccupato. Mi sembra difficile parlare di censure”. .
89 CONDIVISIONI
Immagine

Piero Chiambretti è stato il protagonista di una intervista a "La Stampa" nella quale ha parlato a lungo anche di televisione pubblica e, ovviamente, della notizia più stringente a riguardo: l'uscita di Fabio Fazio dalla Rai (oltre a quella di Lucia Annunziata e Massimo Gramellini). Il conduttore, attualmente in pausa dopo La tv dei 100 e uno, non le manda a dire: "Diciamo che la tv e la politica vanno a braccetto da sempre e che non c'è nulla di nuovo sul fronte occidentale, anche se oggi molti scappano dando l'impressione di farne una questione di principio". La Rai è impoverita? "Da quello che leggo, chi se n'è andato lo ha fatto per scelta. Non è stato cacciato nessuno. E nessuno è rimasto disoccupato. Mi sembra difficile parlare di censure". 

La frecciatina a Fabio Fazio

È una frecciatina a Fabio Fazio, anche se lui minimizza: "Ma figuriamoci. La tv è da sempre una specie di Grand Hotel pieno di gente che va e gente che viene". Eppure lo dice chiaro:

Diciamo che la tv e la politica vanno a braccetto da sempre e che non c'è nulla di nuovo sul fronte occidentale, anche se oggi molti scappano dando l'impressione di farne una questione di principio. Non vanno sulle montagne in Sardegna, si spostano più semplicemente dove hanno mercato per continuare a fare il proprio lavoro.

E sulla connessione tra politica e tv: "Bah, un tempo la televisione spostava i voti. Nel 1994 successe con Berlusconi, che passò rapidamente da imprenditore a primo ministro. Poi questa forza di persuasione si è affievolita. D'altra parte se la tv fosse tutta di sinistra la destra non avrebbe vinto le elezioni".

"La lottizzazione era codificata"

Il venticello autoritario? Piero Chiambretti non lo sente e parla della lottizzazione codificata anche ai suoi tempi: "Io faccio tv da decenni e anche negli anni d'oro di Rai3, di cui sono stato fondatore (e me ne vanto), la lottizzazione era codificata. Rai1 alla Dc, Rai2 ai socialisti, Rai3 alla sinistra. Sono giusto cambiati i colori".

89 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views