249 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Andrea Giambruno: “Il caldo e la Foresta Nera? Escludo un ministro tedesco si risenta di una battuta”

“Escludo che un ministro tedesco si possa risentire della battuta di un giornalista italiano”, inizia così la risposta di Andrea Giambruno rispetto all’ipotetico incidente diplomatico derivato dalla reazione alle lamentele per il caldo di Karl Lauterbach, ministro della Salute tedesco. “Con Giorgia (Meloni, ndr) non ne ho parlato”, ha precisato.
A cura di Eleonora D'Amore
249 CONDIVISIONI
Immagine

"Escludo che un ministro tedesco si possa risentire della battuta di un giornalista italiano", inizia così la risposta di Andrea Giambruno al Corriere della Sera rispetto all'ipotetico incidente diplomatico derivato dalla reazione alle lamentele per il caldo di Karl Lauterbach, ministro della Salute tedesco.  "Ma scherza? Non c’è stato nessun “Giambruno sconquassa i rapporti con l’Europa”", ha continuato, specificando che con la compagna Giorgia Meloni non ne hanno proprio parlato: "Ma le pare normale che la sua visita alla Casa Bianca è un successo e che, accanto, sui quotidiani, si parli del “caso Giambruno”? Sviare l’attenzione su di me mi sembra un modo per non ammettere che questo governo le sta azzeccando tutte".

Gli si fa allora notare che la battuta non proviene da un semplice giornalista, bensì dal compagno della premier e padre di sua figlia: "L’articolo 21 della Costituzione ancora mi autorizza a fare una battuta, o dobbiamo cambiare la Costituzione apposta per me? C’è persino chi ha scritto che le parole di Sergio Mattarella contro i negazionisti del clima si riferivano a me". Gli attacchi e le polemiche derivati dalle dichiarazioni a Diario del giorno su Rete 4, dove il giornalista ha più volte rimarcato la normalità di questi picchi di caldo a luglio, hanno trovato via via spazio nell'accusa di negazionismo: "Ho fatto decine di puntate sull’argomento e sui relativi fondi del Pnrr, invitando anche gli ambientalisti più esasperati… Nessuno può dire che ho negato il cambiamento climatico" e ancora "Il 18 luglio, prima della grandine a Milano, avevo ospite Vittorio Feltri, tutti i programmi e i tg aprivano sul caldo. Sono 40 anni che, appena fa caldo, sento il servizio in cui dicono che bisognare bere tanta acqua o non uscire nelle ore più calde. Dico: Vittorio, fa caldo, che notizia è? Sarà una notizia anche che a Natale nevica? Poi, ci sono stati la grandine, il nubifragio e quella sì che era una notizia. Ma ora sembra che la mia frase sul caldo sia correlata alla grandine che poi si è abbattuta su Milano".

Immagine

Da qui, spazio alle critiche sul ciuffo vaporoso mostrato in trasmissione in un paio di puntate, che sarebbe "la nuova linea di una destra che vuole presentarsi più formale ed educata": "Posso giurare che metto il gel sui capelli perché ho ascoltato un consiglio di mia madre e non di un giornalista di sinistra. Ma, se fossi una donna, sarebbe già partita una campagna contro il body shaming". Alla domanda se si deciderà a querelare qualcuno: "Non querelo nessuno, al momento, ma deve esserci un limite. Hanno scritto anche che sono uno sciupafemmine e un piacione. Ma ho una famiglia e su questo posso passarci sopra una volta, poi basta".

249 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views