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“Spettacolarizza l’obesità”, il regista di The Whale risponde alle critiche: “Non hanno senso”

Il film, che arriverà il 9 dicembre in Italia e che potrebbe regalare un Oscar a Brendan Fraser, è al centro di forti polemiche in America, dove è contestato per una cruda spettacolarizzazione dell’obesità. A rispondere è stato il regista, Darren Aronofsky.
A cura di Andrea Parrella
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Se un film fa discutere, ha raggiunto metà del suo scopo. È una legge del cinema che non si smentisce mai e certamente The Whale, il film di Darren Aronofsky, promette di essere uno dei più discussi della stagione. Non solo perché è definito dai più come il candidato perfetto per dare un Oscar al protagonista Brendan Fraser, ma anche per le polemiche che sta generando negli Stati Uniti in queste settimane.

Se infatti il film arriverà in Italia solo il 9 dicembre, dall'altra parte dell'Oceano The Whale ha già alimentato dibattito sul tema della grassofobia. Come molti avranno notato dal primo trailer del film premiato con il Leoncino d'Oro a Venezia 2022, la pellicola sorprende subito per l'aspetto di Charlie, il protagonista interpretato da un Fraser totalmente deformato e ingrassato grazie a un massiccio uso di trucchi scenici.

Le critiche negli Stati Uniti

Ecco che negli Stati Uniti si discute in queste settimane proprio di questo aspetto, ovvero di come la trasformazione fisica di Fraser, che interpreta un insegnante caratterizzato da un vistoso problema di obesità, sia stata ritenuta da alcuni critici "ripugnante", ma anche uno strumento per sfruttare il tema dell'obesità e generare una dinamica di "cruda spettacolarizzazione". A scagliarsi contro il film, e soprattutto la modalità attraverso la quale il personaggio di Charlie è reso dal regista, è anche un feroce articolo del New York Times scritto da Roxane Gay, che definisce il film "nella migliore delle ipotesi una finzione gratuita e auto-esaltante". Il corsivo di Gay prosegue così: "Il pubblico vedrà lo spettacolo di un uomo di 600 libbre che non vuole prendersi cura di se stesso, in lutto per la perdita del suo partner morto suicida, desideroso di morire lui stesso e usando il cibo come mezzo a tal fine".

La risposta del regista Darren Aronofsky

Critiche alle quali è stato lo stesso regista a rispondere, definendole "senza senso". Aronofsky, parlando proprio dell'utilizzo di protesi, parla di uno strumento utilizzando sin da quando la recitazione esiste. Precisando inoltre che per il film siano state usate modalità mai esplorate prima, in una dichiarazione a Yahoo Entertainment ha voluto fare anche una precisazione che è andata oltre l'aspetto fisico del personaggio: "Volevamo creare un personaggio molto elaborato che avesse parti cattive e parti buone. Charlie è molto egoista, ma è anche pieno d'amore e cerca il perdono. Quindi le critiche non hanno senso per me. Brendan Fraser è l'attore giusto per interpretare questo ruolo e il film è un esercizio di empatia".

La trama di The Whale

"The Whale" racconta la storia di Charlie (Brendan Fraser), un insegnante d'inglese che vive con il dramma dell'obesità e che ha deciso di mangiare fino a morire. La sua condizione di dolore deriva dalla solitudine dopo la morte del suo compagno. Al tempo stesso, Charlie lotta per riallacciare i rapporti con sua figlia, Sadie Sink, compromessi dopo il suo coming out.

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