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Il film di Checco Zalone e Gennaro Nunziante si chiama Buen Camino e arriva a Natale 2025

Tutte le anticipazioni di Fanpage.it confermate: Checco Zalone torna a Natale 2025 con Buen Camino, diretto da Gennaro Nunziante. Cambia anche la produzione: non più Taodue, ma Indiana e Medusa con Netflix. Il duo si ritrova dopo anni di separazione artistica.
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Si chiama Buen Camino il nuovo film di Checco Zalone che sarà diretto da Gennaro Nunziante, confermando tutte le anticipazioni che Fanpage.it avevano fiutato e pubblicato lo scorso dicembre: la coppia d'oro della commedia nostrana stava per ricucire uno strappo durato quattro lunghi anni. Confermato anche il cambio di produzione: non più Taodue, ma Indiana e Medusa con Netflix.

Il sodalizio artistico si era interrotto con Tolo Tolo

Non è mai semplice rimettere insieme i pezzi di una partnership che ha macinato record su record. Con questo nuovo lavoro si ricompone il sodalizio artistico che aveva dato vita ai quattro grandi successi del cinema italiano, dall'ultimo al primo: Quo vado? del 2016, Sole a catinelle del 2013, Che bella giornata del 2011 e Cado dalle nubi del 2009. La rottura era maturata nel 2020 con Tolo Tolo, quando Zalone aveva deciso di mettersi dietro la macchina da presa per la prima volta. Da quel momento, ognuno aveva preso la propria strada: Nunziante aveva sperimentato con Rovazzi, Pio e Amedeo, Angelo Duro, trovando solo con quest'ultimo quella scintilla magica che aveva fatto esplodere i lavori di Zalone.

Destinazione Spagna, obiettivo record

Le riprese prenderanno il via a luglio e si svolgeranno tra Italia e Spagna. Il titolo Buen Camino evoca immediatamente il pellegrinaggio di Santiago de Compostela, suggerendo una storia che potrebbe sfruttare il fascino del cammino più famoso d'Europa per costruire qualcosa di inedito. La bontà della coppia è testimoniata dai numeri del passato: Quo vado? aveva raggiunto i 65 milioni di euro di incassi. Gli altri tre film avevano tutti superato ampiamente i 30 milioni, cifre che oggi sono difficili da immaginare e che sono ovviamente fotografia di un'epoca ormai passata per il cinema italiano. Lo stesso inserimento di Netflix nella produzione è il segno chiaro di voler intercettare più pubblico possibile.

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