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Festival di Sanremo 2023

J-Ax partecipa a Sanremo 2023, anni fa scriveva “Sono uno stronzo troppo grosso per quella latrina”

Era il 2010 e correvano le voci di una presunta partecipazione di J-Ax a Sanremo. In quell’occasione il cantante diffuse un comunicato in cui esprimeva tutto il suo disprezzo per il  festival. “Sono uno stronzo troppo grosso per quella latrina”, così recitava.
A cura di Cristina Somma
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(@Facebook J-Ax)
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Pungente, sottile ed esplicito J-Ax nei confronti di Sanremo dal 2010 a oggi. Abbiamo imparato a conoscerlo nel tempo e abbiamo scoperto però che il frontman degli Articolo 31, il duo formato con Dj-Jad, ha sempre ceduto alla tentazione di buttarsi in ciò che criticava. Nei primi anni 2000 con "La nuova stella del pop" denigrava i talent show e Saranno Famosi. Un decennio dopo lo abbiamo visto spopolare prima come coach a The Voice, poi ad Amici. Aveva detto: "Mai più con Jad", poi è arrivata la reunion in occasione dei 25 anni di carriera. Lo stesso si era detto di Fedez dopo il loro litigio, li abbiamo visti insieme su un palco per un concerto organizzato da loro in piazza Duomo a Milano meno di un anno fa. Oggi calca con il suo (di nuovo) socio Dj Jad il palco del ‘tanto odiato' Sanremo e lo fa come "Articolo 31". I due membri del gruppo porteranno all'Ariston la loro storia, ripercorrano i loro litigi e l'esperienza della riconciliazione e lo racconteranno in una canzone intitolata "Un bel viaggio" che anticiperà l'uscita di un disco e un tour. Intanto però ripercorriamo gli step in cui, sui social e durante le trasmissioni televisive, J-Ax ha espresso leggero disprezzo nei confronti del festival della canzone italiana.

Quel post del 2010 che smentiva la partecipazione di J-Ax a Sanremo

Era il 2010 e correvano le voci di una presunta partecipazione di J-Ax a Sanremo. In quell'occasione il cantante diffuse un comunicato in cui esprimeva tutto il suo disprezzo per il  festival. "Per evitare malintesi storici, – scrisse – io J-Ax affermo che:
1. Sono convinto che negli ultimi 20 anni ogni fenomeno musicale di rilevanza storica in Italia si sia sviluppato come REAZIONE a sanremo (minuscolo dovuto).
2. Non andrò mai a cantare su quel palco, a meno che non mi paghino più del presentatore.
In tal caso prometto di usare quei soldi per comprare spazi pubblicitari giganteschi in tutte le città d'Italia e di esporvi una gigantografia di una mia cagata alcolica sul palco dell'Ariston
(scatto: Oliviero Toscani).
3. Odio che qualcuno possa aver pensato, anche solo per un minuto, che io avessi potuto arricchire coi miei sputi quell' obrobrio. Quel cimitero di note che rappresenta quello contro cui ho combattuto tutta la mia fottuta vita. Quel polpettone di merda, tette e tangenti ritrae così dettagliatamente bene la nostra sottocultura dominante da sagra di paese.
Io faccio orgogliosamente parte dell'altra Italia, a me quella roba fa schifo, annoia e insulta la mia intelligenza.

4. Io raduno più spettatori e vendo più dischi del 90 per cento dei cantanti del "festival". Questo è un dato di fatto, ma facciamo finta che non sia così, cioè diventiamo redattori musicali del giornale quotidiano medio.
Andatevi a vedere i miei video live, guardatevi RapnRoll, Anni Amari…quelle non sono delle cazzo di comparse quella è la mia gente, sono i miei ragazzi…
Guardateli bene, guardate l'espressione che hanno negli occhi.
Andate sul mio forum, leggete le discussioni su giustizia, etica, politica e filosofia; guardate quanto sono belli e morite d'invidia.
E poi accendete la tv e guardate sanremo.
Guardate la prima fila , quel pubblico imbalsamato di panzoni viscidi e puttane di regime sfigurate dal chirurgo, i nostri politici che applaudono impuniti…e sudati.
Osservate la platea impagliata come fagiani, le vecchie col visone marrone e la tinta mogano venuta male fuori dal teatro (se non piove).
Tutti indossano la loro cazzo di alta uniforme, finanzieri e fidanzate segrete.
Anche se fossi a suonare nelle birrerie con 50 persone di fronte, non baratterei mai UNO dei miei fan con un milione di quegli zombie che guardano sr.
5 .Sono uno stronzo troppo grosso per quella latrina".

Di questo post è rimasto solo l'inizio, dove l'artista si chiede come la bufala della sua partecipazione a Sanremo sia finita online. Il resto è stato diffuso sui social  da alcuni fan che hanno conservato, come un cimelio, quella testimonianza di ribrezzo scritta tredici anni fa e firmata J-Ax.

I commenti su Twitter e le frecciatine nei programmi televisivi

J-Ax ha smentito diverse volte le voci sulla possibilità di una sua partecipazione al festival, la seconda volta fu nel 2016 quando si limitò a un semplice commento su Twitter che recitava "Bufala". Proprio su quel social, negli anni ha manifestato intolleranza nei confronti del festival della canzone italiana. La prima volta risale al 2012 quando nel mese di gennaio scrisse "Propongo il primo gioco by Ax: nominate cose che tutti amano e che a voi fanno venire la paranoia. Comincio io con il calcio e Sanremo". Ancora, nello stesso anno: "Pure qui bisogna parlare di Sanremo? No dai, non dovevamo essere nel futuro? Chepppallllleeeeeee". Poi taggando Paola Turci e Fedez: "ma veramente non fanno Servizio Pubblico per Sanremo?". Ancora, in riferimento a un comico di Zelig: "Sgrilli spacca, sta dissestando Sanremo… lovvo pure lui".

Ha avuto un momento in cui ha promosso il festival, ma solo perché c'era in gara un artista che faceva parte dell'etichetta che creò con Fedez, Newtopia. Si tratta di Lorenzo Fragola che nel 2015 partecipò a Sanremo con "Siamo uguali". Nemmeno questo però è bastato. Sia a The Voice che nel programma di Mischelle Hunziker "All Togheter Not" J-Ax ha continuato a sorprendere il pubblico con battutine pungenti nei confronti di Sanremo. Tra queste, la più gettonata è stata "Hai una che farebbe alzare la prima fila di Sanremo, dove di solito serve il Cialis".

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