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Il destino di Sanremo si decide entro fine luglio: “In Rai si pensa che si farà lì, ma tutto può succedere”

Il futuro del Festival di Sanremo verrà sciolto entro la fine del mese. Fino ad allora bocche cucite in Rai. Tra le convinzioni dei tanti dipendenti che tutto finisca con un nulla di fatto e il Festival torni a Sanremo, ci sono anche i timori di qualcuno: “Non si sa cosa accadrà”.
A cura di Andrea Parrella
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Su Sanremo in Rai vige il silenzio. Il destino del Festival, al centro del dibattito da settimane per le voci di un'intenzione da parte della Rai di spostare la manifestazione altrove, continua a dipendere da un'incertezza di cui non è chiara l'origine. Nei giorni scorsi il sottosegretario Mazzi, che di Sanremo è stato più volte direttore artistico, ha detto senza mezzi termini che per la prima volta si sta davvero pensando a soluzioni alternative, sottolineando che i musicisti chiederebbero un evento più largo e internazionale.

Rai e comune di Sanremo in trattativa

La trattativa tra Rai e comune di Sanremo è in corso, il punto centrale come vi avevamo raccontato nelle scorse settimane, potrebbe essere proprio la richiesta che arriva dal mondo della discografia, con le etichette che vogliono maggiori risorse da Rai e comune, dicendosi disposte anche a considerare un boicottaggio che avrebbe del clamoroso, in caso di un no. La logica vuole che la Rai starebbe provando a contrattare con il comune di destinare proprio alla discografia parte della differenza tra quanto ha versato negli anni scorsi e quanto dovrebbe versare nei prossimi in base al bando del comune. Una decisione che metterebbe insieme tutte le parti in gioco, accontentando i musicisti senza i quali il Festival non si fa e il comune che si assicurerebbe una manifestazione con appeal garantito.

Le voci dentro la Rai, speranze e timori sul futuro di Sanremo

Non è chiaro, tuttavia, se una soluzione di questo tipo accontenterebbe effettivamente la Rai, dove le riflessioni sarebbero profonde. Da una nostra fonte apprendiamo che quello delle bocche cucite sarebbe il mantra di queste settimane. Non si parla di Sanremo fino alla risoluzione della questione, che arriverà verosimilmente entro la fine di luglio. Perché Sanremo è lontano ma è un macchina complessa e, non a caso, i lavori sono già partiti nonostante le incertezze. Carlo Conti sta già ascoltando i brani, in Rai ci sono comparti al lavoro per l'organizzazione, ma sebbene la convinzione generale, forse la speranza, sia quella di un nulla di fatto e la conferma finale di un ritorno a Sanremo, c'è chi non ci metterebbe la mano sul fuoco: "Per come stanno le cose, può succedere di tutto". Non bisognerà attendere molto per capire quello che accadrà.

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