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Festival di Sanremo 2024

Gazzelle a Sanremo 2024: “Anni fa non avrei partecipato al Festival, Amadeus è stata la svolta”

Gazzelle esordisce al Festival di Sanremo 2024 con il brano Tutto qui, dopo l’uscita nel 2023 del suo terzo album Dentro. Qui l’intervista al cantautore romano.
A cura di Vincenzo Nasto
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Gazzelle, Sanremo 2024, foto di Francesco Galgano
Gazzelle, Sanremo 2024, foto di Francesco Galgano
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Gazzelle, nome d'arte di Flavio Bruno Pardini, arriva al Festival di Sanremo 2024 con il brano Tutto qui. Si tratta dell'esordio assoluto per il cantante romano, con un brano scritto insieme a Federico Nardelli. La partecipazione alla kermesse arriva dopo il suo primo Stadio Olimpico il 9 giugno 2023, anticipato il 19 maggio dall'uscita di Dentro, il suo quarto disco. L'orchestra durante la sua esibizione sarà diretta dal maestro Enrico Melozzi. Qui l'intervista a Gazzelle.

Come nasce la canzone Tutto qui?

È una canzone che è nata fondamentalmente per caso, come quasi tutte le canzoni che scrivo. Ero in studio con Federico (Nardelli n.d.r), ci eravamo messi in studio a scrivere canzoni non per Sanremo ma per il futuro, magari per un eventuale disco. Abbiamo iniziato a suonare e poi io ho scritto le parole È stato un processo molto veloce, è stata scritta di getto senza pensare. È stato bello perché è stato un modo molto naturale e spontaneo, non è stata una canzone scritta a tavolino per dire andiamo a Sanremo.

Com'è nata la voglia di partecipare al Festival?

Nella mia testa c'era già un po' la voglia di andare a Sanremo, a prescindere dalla canzone. Volevo partecipare perché volevo fare una cosa nuova e quando ho scritto quel pezzo mi sono convinto da solo. Ho detto: "Questa mi piace, me l'accollo, la canto lì, se poi agli altri piace, ovviamente. Volevo comunque portare un pezzo che mi rappresentasse al 100%.

Di cosa avevi paura?

Non volevo andare lì con una hit radiofonica, mosse premeditate per cercare di fare breccia chissà dove. Io volevo solo andare lì per farmi vedere, perché comunque in questi sei anni ho fatto tante cose, però sono stato sempre lontano un po' da tutto ciò che riguarda i media, tra virgolette, soprattutto la tv. Io sto sempre in seconda fila, mi tengo un po' nascosto e quindi adesso avevo l'esigenza invece di farmi vedere da tutti. E allora, visto che questo palco ti dà questa opportunità, ho questa canzone che secondo me ha tanti elementi che sono proprio miei, Gazzelle al 100%. Però c'è pure qualcosa di che va verso nuove direzioni, quindi ho cercato di lavorare un po' proprio sulla scrittura armonica del pezzo, sul sound, creare delle atmosfere comunque nuove, ma rimanendo fedele a me stesso.

C'è qualcosa che ti ha sorpreso?

Credo nel modo di cantare di aver sbloccato qualche limite. Sono andato più verso altre direzioni, un po' nuove.

Perché solo adesso hai pensato alla tua partecipazione al Festival di Sanremo?

Fino a qualche anno fa il Festival di Sanremo lo escludevo a prescindere. L'ho sempre preso in considerazione, però lo escludevo poi perché mi sembrava che non fosse giusto per me farlo in quel momento. Volevo farcela senza passare da questi contesti più istituzionali, che poi ti possono dare tanto, ma anche toglierti tanto. Non volevo mai andare a Sanremo pensando che questa cosa mi dovesse servire a qualcosa: ci voglio andare a cuor leggero. Adesso che ci arrivo dopo comunque un concerto, ad esempio allo stadio Olimpico, dentro di me penso che non sto andando a Sanremo perché mi serve. Vado lì perché voglio cantare davanti a tutta quella gente. Non mi vado a giocare la carriera come magari alcuni fanno perché ti dà questa possibilità al Festival.

Com'è cambiato, secondo te, il festival?

Ovviamente adesso io dico vado a Sanremo perché magari sei sette anni fa, artisticamente mi sarei sentito fuori luogo. Invece negli anni, soprattutto in questi di Amadeus, credo lui sia stato molto bravo a ad aprire delle porte a tante cose nuove e quindi far diventare anche il Festival una cosa molto più seguita dai giovani. L'ha svecchiato in qualche maniera. Quindi adesso è diventato secondo me un posto dove esserci. È fico, bello. Dieci anni fa, per il mio punto di vista, non era così.

C'è qualcosa invece che ancora non ti convince?

Una gara che non mi fa impazzire come cosa però me l'accollo, se partecipi.

E invece dopo Sanremo?

Partirà un tour annunciato prima di fare Sanremo, non era neanche collegata la cosa e che per fortuna sta andando molto bene. Parecchie date sono già sold out e sono molto felice di questa cosa qua. E poi adesso farò Sanremo, magari farò un tour estivo, chissà. Sicuramente ad oggi non ho un disco da far uscire in mano.

Intervista di Francesco Raiola

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