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Uccidono il figlio di 5 anni perché aveva “sporcato le mutandine”, poi denunciano rapimento

Il piccolo AJ Freund sarebbe stato sottoposto ad una serie di violenze e torture per mesi prima di quel tragico giorno di aprile dello scorso anno. In un’occasione aveva anche difeso la madre davanti ai medici: “Forse la mamma non voleva farmi del male”. Alla fine, il piccolo è stato letteralmente massacrato di botte. Il corpicino rinvenuto una settimana dopo in un bosco dell’Illinois.
A cura di Biagio Chiariello
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Un bimbo di cinque anni è stato trovato morto in una fossa Crystal Lake, nello Stato USA dell’Illinois.  AJ Freund sarebbe stato ucciso dai genitori, Joann Cunningham, 36 anni, e Andrew Freund, 60, nell'aprile 2019, punito perché aveva sporcato le mutandine. Non si trattava però della prima volta che il piccolo veniva picchiato. Sarebbe infatti stato sottoposto a una serie di violenze e torture per mesi prima di quel tragico giorno. Quattro mesi prima del decesso era stato portato in ospedale e i dottori avevano riscontrato i segni delle percosse, ma il bimbo aveva provato a giustificare la mamma dicendo che “forse non lo aveva fatto di proposito” e che non era sua intenzione “fargli così tanto male”, come si legge sul Chicago Daily Herald.

Stando a quanto ricostruito i genitori lo avrebbero ammazzato di botte e poi hanno cercato di nascondere il cadavere in un bosco a Woodstock, cittadina vicino a Cristal Lake, dove vivevano. Inizialmente ne hanno denunciato la scomparsa. Il padre del bambino, secondo quanto confermato dalle forze dell’ordine, aveva chiamato la polizia il 18 aprile del 2019, dicendo che lui e la moglie avevano visto il bambino per l’ultima volta la sera prima, dopo averlo messo a letto. La mattina seguente, non trovandolo più, avevano controllato “armadi, cantina, garage, ovunque in casa”. Alla fine però la madre è crollata durante uno degli interrogatori. Una settimana dopo, il 24 aprile, gli agenti hanno ritrovato il corpicino del bimbo. Gli investigatori hanno fin da subito escluso la possibilità di un rapimento. Ora la coppia rischia dai 20 ai 60 anni di carcere. Il verdetto arriverà a fine marzo.

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