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Slitta ‘Alla Lavagna’, intervista a Luxuria: “Dispiace che Rai Tre si sia fatta intimorire”

In un’intervista a Fanpage.it Vladimir Luxuria ci ha spiegato cosa è accaduto dopo la registrazione della puntata di ‘Alla Lavagna’, il format di Rai Tre a cui hanno partecipato anche i ministri Toninelli e Salvini, che sarebbe dovuta andare in onda oggi: “C’è un clima generale in cui non vogliono che certi i temi si affrontino. Quando invece oggi è più che mai necessario che bullismo e omofobia rientrino nell’educazione civica”.
A cura di Annalisa Cangemi
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La puntata di ‘Alla Lavagna', che vedeva come protagonista Vladimir Luxuria, è stata rimandata a gennaio. La decisione è stata comunicata dalla stessa ex parlamentare sul suo profilo Twitter: "Ho appena saputo che per la seconda volta il programma “Alla Lavagna” previsto su Rai3 in cui parlo di #bullismo e #omofobia in una classe con i bambini è stato spostato, non so quando e se andrà in onda: forse in questo periodo certi temi sono troppo scomodi persino per #Rai3?". Il sospetto è venuto anche a noi, che abbiamo così contattato l'artista e attivista Lgbt Luxuria.

Ma c'è di più. È tutto il palinsesto Rai a subire una riorganizzazione: "#Rai3 fa sapere adesso che la puntata dove sarò io #Allalavagna la spostano non solo a gennaio ma soprattutto dalle 20.20 alle 22.30: peccato perché a cena era proprio l’orario in cui l’avrebbero vista i bambini ai quali parlavo di bullismo: meglio mandare prima i bimbi a letto?", ha anticipato ieri Luxuria in un altro tweet.

Ufficialmente il cambio di programma è stato motivato appunto da una nota dell'ufficio stampa Rai, diffusa dopo la denuncia di Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center, che ha chiesto pubblicamente un incontro con l'ad Fabrizio Salini.

"Dal 12 gennaio al 9 febbraio le puntate di ‘Alla lavagna' che hanno come protagonisti Paolo Cirino Pomicino, Vladimir Luxuria, Nicola Molteni, Daniela Santanché e Maurizio Landini andranno quindi in onda subito dopo ‘Le parole della settimana'. Da gennaio, infatti, sarà tutto nuovo il sabato sera di Rai3 grazie a un’offerta più articolata. Dalle 20.30 alle 22.30 andrà in onda ‘Le Parole della settimana' condotto da Massimo Gramellini. A seguire le cinque puntate di ‘Alla lavagna' e, infine, i nuovi appuntamenti con ‘Commissari'.
È sorprendente che una scelta tecnica di palinsesto possa aver suscitato tanto clamore, proprio nei confronti di una Rete come Rai3 che recentemente ha dedicato “Stato civile" alle unioni civili e “Storie del genere" ai percorsi di transizione di genere. Una  Rete che da sempre fa servizio pubblico dando spazio a tutte le voci". Questa è in sostanza la posizione ufficiale della Rai.

Quando potremo vedere la puntata?

Non so ancora la data in cui verra trasmessa. Da settembre, quando ho registrato la puntata, già sapevo che il 28 novembre sarebbe andata in onda. Poi sono stata contattata dalla Rai qualche giorno prima, e mi hanno detto che la puntata sarebbe slittata all'11 dicembre.

Per quale ragione?

Mi hanno parlato genericamente di motivi ‘tecnici'. A quel punto il 10, ieri, mi hanno richiamata per avvertirmi che ci sarebbe stato un ulteriore rinvio, senza darmi spiegazioni precise, ma parlandomi di esigenze di palinsesto.

Gli ascolti di ‘Alla Lavagna' secondo te avrebbero potuto giustificare delle modifiche nella programmazione?

Non credo, visto che il programma sta andando molto bene. Tra l'altro spostandolo a gennaio si perde parte del pubblico ormai affezionato. Inoltre è stato cambiato anche il giorno della settimana, perché la striscia va generalmente in onda dal lunedì al venerdì. Invece verrà trasmessa il sabato, dopo le 22:30. E questo è molto strano, dal momento che il target di ‘Alla Lavaglia' è soprattutto un pubblico di famiglie, di bambini, per cui sarebbe stato più indicato trasmetterla in prima serata, all'ora di cena, come è sempre stato.

Quando hai registrato la puntata non hai avuto la sensazione che ci sarebbero stati problemi?

Assolutamente no. Poi non so cosa è cambiato. Si è creato un bel clima, mi rivolgevo a ragazzi dai 9 ai 14 anni, tutti molto interessati a conoscere questi temi, e soprattutto la mia esperienza, il bullismo che ho subito alla loro età a scuola. Ho raccontato diversi aneddoti, si è creata molto empatia, ho percepito interesse vero, domande spontanee, erano molto toccati da quanto ho vissuto in prima persona. Sono andata a ruota libera, non sono stata costretta a seguire alcuna indicazione imposta dagli autori.

Che idea ti sei fatta?

Ovviamente non avrebbero potuto rimandare soltanto la mia puntata, sarebbe stato troppo eclatante. E così, per motivi di opportunità, hanno dovuto spostare anche le altre. Mi hanno messo nell'ultima settimana insieme ad altri quattro personaggi, come la Santanché e Cirino Pomicino. In realtà credo di capire che in questo periodo, alla luce di quello che sta avvenendo nel Paese, per alcuni il bullismo e l'omofobia sono argomenti scomodi, che non andrebbero proposti nelle scuole. E invece io ritengo si debba dialogare con i bambini, soprattutto quando sono piccoli.

Vedi un collegamento con le politiche sulla Famiglia attuate dal governo?

C'è un clima generale in cui non vogliono che certi i temi si affrontino. Quando invece oggi è più che mai necessario che bullismo e omofobia rientrino nell'educazione civica. Mi dispiace che proprio Rai Tre, la rete del coraggio, dell'innovazione, che ha dedicato interi programmi al tema dell'identità di genere, al tema delle unioni civili, in questo periodo, in questo contesto, si sia lasciata intimorire.

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