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Sedicenne uccisa da un’auto pirata: sull’ambulanza di turno c’era il padre

La giovane vittima stava attraversando la strada a Gorgonzola, nel Milanese, per rientrare a casa. Era con il cugino che è rimasto illeso. Dopo l’impatto, la persona alla guida non si è fermata ma ha accelerato per darsi alla fuga.
A cura di Susanna Picone
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Una ragazza di 16 anni, Beatrice Papetti, è morta questa notte a Gorgonzola, nel Milanese. È stata investita e uccisa da un’auto pirata il cui conducente è ancora in fuga. L’incidente si è verificato dopo la mezzanotte: la vittima stava attraversando in bici la strada Padana Superiore insieme al cugino di 18 anni che è rimasto illeso. A un tratto la 16enne è stata travolta da un’auto che viaggiava a forte velocità e che poi è scappata via. A chiamare immediatamente i soccorsi è stato il cugino della vittima che ha fornito ai carabinieri il racconto della tragedia.

La giovane morte per le gravi lesioni – La ragazza, che è stata portata in ambulanza all’ospedale di Melzo, è morta in seguito alle gravi lesioni riportate dall’incidente. La persona alla guida dell’auto pirata avrebbe accelerato, dopo aver travolto la giovane, per farsi alla fuga. Secondo quanto si è appreso, il conducente viaggiava su una monovolume e si dirigeva verso Gessate. A condurre le ricerche sono i carabinieri di Cassano D'Adda, che stanno visionando i filmati delle telecamere di sorveglianza per rintracciare l'auto investitrice.

Sull’ambulanza chiamata per la giovane c’era suo padre – Il destino ha voluto che sull’ambulanza che ha soccorso la giovane vittima ci fosse proprio suo padre, volontario. Ed è lui che ha lanciato un appello al pirata della strada: “Io faccio il volontario su ambulanza – ha detto – e dico fermati perché quando investi una persona non puoi non avere la coscienza di fermarti e invece andare via”. L’auto andava sicuramente forte – ha aggiunto il padre della vittima – “dal punto dell’ impatto a dove era il corpo di mia figlia c’erano circa 70 metri e la bicicletta era a 100 metri”. Nel giardino della casa dei Papetti si sono radunate molte persone del paese a portare conforto.

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