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Secondo giorno di sciopero all’Ilva: proseguono i blocchi stradali

Dalle 7 di questa mattina i lavoratori dell’Ilva sono scesi in strada per continuare la loro protesta iniziata ieri. La Fiom, contraria allo sciopero, ha organizzato un’assemblea a Taranto. Ferrante: “Non vi è emergenza sanitaria”.
A cura di Susanna Picone
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Dalle 7 di questa mattina i lavoratori dell’Ilva sono scesi in strada per continuare la loro protesta iniziata ieri. La Fiom, contraria allo sciopero, ha organizzato un’assemblea a Taranto. Ferrante: “Non vi è emergenza sanitaria”.

Continua, da questa mattina alle 7, lo sciopero dei lavoratori dell’Ilva a Taranto, indetto da Fim, Cisl e Uilm in seguito alla bocciatura del piano di risanamento da parte del Gip Patrizia Todisco. La giornata di ieri, primo giorno di sciopero, è stata caratterizzata dalla divisione dei sindacati (la Fiom non ha aderito allo sciopero e al contrario ha chiesto di discutere della situazione in assemblea) e degli stessi operai. In mattinata non sono mancati, infatti, alcuni momenti di tensione tra i lavoratori che stavano effettuando i blocchi stradali e quelli del Comitato cittadini liberi e pensanti che alla paralisi di Taranto preferivano il blocco dell’azienda. Una divisione che però non ha spinto i lavoratori a sciogliere i blocchi stradali che, infatti, continuano ancora oggi sulle statali 7 Appia e 106 Jonica. Un blocco stradale è segnalato anche sulla provinciale per Statte, secondo fonti sindacali ci sarebbero circa 1500 persone in strada. Inoltre la protesta degli operai preoccupati per il loro futuro continua anche sulle torri dell’altoforno 5 e del camino E312.

Protestano anche i lavoratori Ilva di Genova – E mentre i lavoratori scioperano (la protesta si concluderà domattina) il presidente dell’Ilva Ferrante (che ieri ha fatto sapere che l’azienda impugnerà il provvedimento), intervistato in televisione ha fatto sapere che “se dovessimo andare al fermo o alla chiusura di alcuni altiforni, così come detto anche nelle decisioni dei custodi, questo evidentemente creerebbe problemi sia sull’attività produttiva che sui livelli occupazionali”. Bruno Ferrante ha parlato anche della situazione ambientale a Taranto affermando l’esistenza di perizie che dimostrerebbero che in realtà non esiste un’emergenza sanitaria. Va oggi in scena una protesta dei lavoratori dell’Ilva anche allo stabilimento di Cornigliano a Genova dove, secondo quanto riporta l’Ansa, circa 200 lavoratori sono scesi in strada per protestare contro la situazione di Taranto. I lavoratori hanno bloccato il traffico della zona, poi si sono riuniti in presidio permanente davanti allo stabilimento. Anche in questo caso la protesta è stata organizzata da Fim e Uilm, mentre la Fiom oggi a Taranto ha organizzato un’assemblea col segretario generale Landini.

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