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Scoperta l’identità della donna ne “L’Origine du monde” di Courbet: un’ex ballerina dell’Opera

L’opera più nota di Gustave Courbet del 1866, “L’Origine del Mondo”, conservata al museo d’Orsay di Parigi ha avuto come modella Constance Queniaux, ex ballerina dell’Opera di Parigi di 34 anni, amante di Halil Şerif Pasha, l’uomo che commissionò l’opera al pittore francese. La scoperta in un refuso di una lettera scritta da Alexandre Dumas.
A cura di Redazione Cultura
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Da oltre un secolo e mezzo gli esperti e gli amanti di arte si chiedevano chi fosse la modella dipinta in uno dei più noti quadri della storia dell'arte, “L’Origine du Monde”, "L'origine del mondo" del pittore francese Gustave Courbet nel 1866. L'opera, conservata attualmente nel Museo d’Orsay di Parigi, raffigura in primo piano il membro genitale della modella, senza mostrarne il viso. In passato, gli studiosi avevano ipotizzato che si trattasse della modella irlandese, Joanna Hiffernan, amante di Courbet, ma dallo studio di alcune lettere tra George Sand e il figlio di Alexandre Dumas, lo studioso Claude Schopp ha scoperto che la donna ritratta era Constance Queniaux, ballerina dell’Opera di Parigi.

Ma chi era Constance Queniaux? Nel 1866, quando Courbet dipinse il quadro, Queniaux era già un’ex ballerina di 34 anni ed era una delle amanti del diplomatico ottomano Halil Şerif Pasha, l’uomo che commissionò l’opera al pittore francese. Primo indizio. Un altro aspetto che ha convinto gli esperti a credere alle conclusioni di Schopp è stata la scoperta di un quadro dello stesso Coubert, un mazzo di camelie, che quando spirò nel 1908 la Queniaux lasciò in eredità ai suoi eredi, regalo stesso stesso Halil alla ballerina francese. Dettaglio non da poco.

Ma la prova che appare incontrovertibile sta in una lettera scritta da Alexandre Dumas, in cui c'è scritto "On ne peint pas de son pinceau le plus délicat et le plus sonore l’interview de Mlle Queniault (sic) de l’Opéra", che in italiano sarebbe: "Uno non può dipingere con il proprio pennello più delicato e musicale l’intervista di Madamoiselle Queniault". In realtà, come ha poi scoperto Schopp durante le sue indagini, la parola "intervista" nell'originale della lettera era "intérieur" (trascritto poi male) che nella frase originale significava "parti intime". La frase di Dumas era quindi una cosa come: "Uno non può dipingere con il proprio pennello più delicato e musicale le parti intime di Madamoiselle Queniault."

Mistero risolto, dunque.

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