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Salvini: “Chi contesta i nostri candidati regionali sarà espulso dalla Lega”

Continua la polemica su una possibile candidatura autonoma di Tosi contro Zaia per le Regionali in Veneto. Salvini: “Danneggia il partito”. L’attuale governatore: “La discesa in campo del sindaco di Verona è un’ipotesi abominevole”.
A cura di Biagio Chiariello
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"Su Zaia non si discute. Chi lo mette in discussione si mette fuori gioco. Se c'è qualche leghista che ha tempo da perdere per beghe interne si accomoda fuori". Lo dice dice il leader della Lega Matteo Salvini a RepubblicaTv in merito al polverone innalzatosi per  la eventuale discesa in campo autonoma di Flavio Tosi alle prossime Regionali in Veneto. “Io penso che la gente, i cittadini, hanno ben altri problemi che non seguire le beghe politiche – ha ricordato Salvini – e chi ci ascolta in questo momento e vive in Veneto ha il problema delle strade, delle scuole, degli ospedali e di un aiuto per la propria azienda. Quindi io mi sono incavolato con Tosi perché in un momento in cui bisogna usare tutte le energie per lavorare, il Veneto è la regione migliore d'Italia per la sanità e solo l’anno scorso ha aiutato 7.000 aziende tramite Veneto Sviluppo, fare polemiche su Luca Zaia, governatore che ci invidiano tutti, mi sembra una follia”. Sulla possibilità che Tosi non prenda parte alla manifestazione indetta per sabato a Roma dalla Lega, Salvini è stato duro: “Un dirigente che ricopre delle cariche grazie alla Lega e prende dei soldi grazie alla Lega non può dire ‘mah, non so se vengo’. Noi dirigenti dobbiamo essere in prima fila e metterci il doppio dei quattrini”.

Parlando della possibile candidatura alle Regionali di Tosi, l'attuale governatore del Veneto Luca Zaia ha detto: "E' un'ipotesi che i veneti saprebbero valutare come assolutamente abominevole che va al di là di ogni pessima aspettativa". "Penso – ha aggiunto – che il segretario della Lega Veneta sappia benissimo che non può candidarsi contro il suo candidato, dopodiché ognuno farà quello che vorrà".

 A manifestare con la Lega ci sarà anche Casapound: "Abbiamo la stessa visione sull'immigrazione fuori controllo e con Casapound c'è l'80% degli italiani", ha detto il segretario del Carroccio, che a giugno andrà "in Nigeria per cercare di capire come aiutarli per evitare le partenze degli immigrati. Il nostro responsabile immigrazione è nigeriano – ha sottolineato – chi scappa dalla guerra deve essere accolto, gli immigrati clandestini non vanno fatti partire e sbarcare".

Salvini sindaco di Milano in futuro? Il leader del Carroccio non lo esclude. “Per la questione sindaco: io Milano ce l’ho nel sangue, nella carne, nel cuore, prima o poi se i milanesi vorranno sarò a disposizione perché la vedo grigia, sciatta, ferma” ha detto.

A proposito di fisco, il segretario della Lega ha duramente criticato l’accordo con la Svizzera: “È un’enorme fregatura per i circa 70mila lavoratori frontalieri che non avranno più a che fare con lo Stato svizzero ma con lo Stato italiano e l’Inps, e quindi devono iniziare ad accendere i ceri alla Madonna, e per i comuni di confine, stiamo parlando di Lombardia e Piemonte, che per avere i cosiddetti ristorni, cioè i soldi derivanti dalla tassazione, non si riferiranno più alla Svizzera, ma allo Stato Italiano. Sappiamo che quando c’è di mezzo lo Stato e l’Inps, che per un ammanco di 55 centesimi di euro, leggevo, non ha rilasciato il Durc a un artigiano di Rimini, capite bene che la preoccupazione di questi lavoratori è ben fondata”.

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