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Elezioni politiche 2018

Sacro Romano Impero Liberale Cattolico, il bizzarro partito che da 30 anni cerca di presentarsi alle elezioni

Dal 1987 in Italia è presente il partito del Sacro Romano Impero Liberale Cattolico fondato da Mirella Cece, presente praticamente a ogni tornata elettorale nonostante non sia mai stato votato e non esista alcun programma elettorale ufficiale e pubblico.
A cura di Charlotte Matteini
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A ogni tornata elettorale, numerosi sono i partiti che si presentano nel tentativo di competere alle politiche e agguantare un seggio in Parlamento. Ad eccezione dei grandi partiti, che possono contare su un bacino di voti piuttosto ampio, moltissimi sono invece i partiti privi di riscontro pubblico che cercano comunque di proporsi alle elezioni presentando il simbolo al Viminale come prevede la prassi normativa. Scorrendo la lunga lista dei partiti che hanno presentato il simbolo e tutta la documentazione necessaria alla candidatura, si incontrano numerosi partiti piuttosto incredibili. Tra questi figura un partito piuttosto bizzarro, il "Sacro Romano Impero Liberale Cattolico" di Mirella Cece, fondato oltre trent'anni fa e presente a ogni competizione elettorale nazionale sin dalla caduta della Prima Repubblica. Ma che partito è quello del "Sacro Romano Impero Liberale Cattolico" e chi è la fondatrice, Mirella Cece?

Su "Sacro Romano Impero Liberale Cattolico" in passato molti giornalisti hanno indagato per capire che tipo di partito fosse, che idee proponesse e a quale scopo presentasse ogni anno il simbolo elettorale, ma dal 1987 mai alcun programma sembrerebbe essere stato formalmente reso pubblico, tantomeno sembra esistere una struttura di partito e delle modalità di contatto ufficiali. Il sito del partito è molto scarno, sembra rimasto agli anni '90 e alla Lira e dispone di pochissime aree di approfondimento dedicate soprattutto alla storia del Sacro Romano Impero (quello vero) e della fondatrice, Mirella Cece:

"Ragioniera-Giurista (Dottore in giurisprudenza), Giornalista pubblicista. Ha lavorato per circa 17 anni presso la S.p.A. FIAT, alla ragioneria generale e recupero crediti. Per circa 10 anni ha fatto parte della A.I.D.P.(Associazione Italiana direttori del personale) occupandosi delle problematiche aziendali, sociali, sindacali e politiche per le piccole-medie-grandi aziende. Nel 1978, dimissionaria dalla S.P.A., si è occupata di problemi giudiziari nell'ambito dell'avvocatura, sino al 1991 con attività difensiva giudiziaria, dopo tale data sino ad oggi, giurista e consulente legale stragiudiziale. Specializzatasi nei problemi di carattere sostanziale e procedurale nel campo penalistico e contrattuale(compravendita di immobili). Direttore responsabile dal 1987 al 1996 della rivista culturale-sindacale e politica "A tutto campo", organo di informazione dei due gruppi politici S.R.I. e M.E.L.C.

Dopo tale data ha continuato ad essere stampato in proprio, come bollettino informativo dei due partiti politici. Candidata a Deputato nel 1985 con il Partito Liberale e nel 1992 come gruppo indipendente della Democrazia Cristiana, candidata a Sindaco di Roma con il Movimento Europeo Liberal Cristiano Giustizia e Libertà. Da sempre avversata da spregiudicati politici che vedevano in lei una temibile rivale, Mirella Cece, come la quercia della stamperia delle edizioni di Montecassino "Troncata Rinverdisce" e fonda un nuovo raggruppamento politico denominato Sacro Romano Impero Liberale Cattolico. Continua le sue battaglie politiche, unico esemplare di Missionaria esistente riprendendosi la sua croce sulle spalle, decide di accettare la candidatura a Deputato Europeo, alleandosi con il raggruppamento politico denominato LEGA DI AZIONE MERIDIONALE. Le sue ragioni culturali e politiche la conducono verso nuove battaglie, per le riforme di inique leggi.

Tra le sue battaglie è bene ricordare quella intrapresa dal Sindacato Praticanti Avvocato, nel quale ricopre la carica di Presidente Nazionale, a favore della categoria, portando al Parlamento una proposta di legge sostenuta da ben 30 Deputati della Democrazia Cristiana che portò al risultato del superamento dell'esame a procuratore legale direttamente ad Avvocato. Battaglia comunque tuttora da risolvere definitivamente con il passaggio automatico dalla laurea, dopo un periodo di praticantato, direttamente ad avvocato, adeguandosi agli altri Paesi della Comunità Europea. Un'altra importante battaglia è il blocco degli sfratti dagli alloggi demaniali dei militari in servizio.

Nello statuto del partito, redatto ufficialmente solo nel 1999, Sacro Romano Impero Liberale Cattolico è descritto come un partito di proprietà privata di Mirella Cece al quale chiunque, in assenza di condanne penali e carichi pendenti, può iscriversi pagando una quota pari a 5 o 10 milioni di lire all'anno. Mirella Cece detiene tutti i poteri "politici, legali, amministrativi, culturali, organizzativi, di rappresentanza in giudizio in caso di controverse e comunque di qualsivoglia attività ad esso connesso" e "il gruppo politico ha durata illimitata, salvo cessazione per volontà del Presidente Fondatore Rag. Dott. Cece. Si trasmette per eredità o testamento del Presidente Fondatore Dott. Mirella Cece."

Il partito fondato dalla Cece "si richiama al Sacro Romano Impero perché [quest'ultimo] si può considerare antesignano dell'Unione Europea, ha della ‘romanità' il senso dello Stato ed è rispettoso della Chiesa, pur nella laicità dello Stato. Inoltre, il partito si definisce liberale cattolico perché non è intollerante con nessuno, mentre ritiene che la laicità dello stato consenta di concorrere con la Chiesa cattolica nel perseguire negli ordinamenti giuridici il primato dell'uomo e della sua dignità come esposto nella filosofia cristiana". 

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Come riporta un vecchio articolo di Vice, nonostante sul sito figurino un contatto mail e un numero di telefono, Mirella Cece è irreperibile ed è praticamente impossibile riuscire a contattarla: "Le mail tornano indietro e il numero di telefono è inesistente. L'unica persona che sembra avere rapporti con lei è un certo Alfonso Palumbo, direttore del sito d'informazione Prismanews e autore delle uniche due interviste a Cece reperibili online, entrambe rilasciate nel 2012". Nelle due interviste realizzate da Palumbo, la Cece combatte la sua battaglia per la legalità e si scaglia contro i politici disonesti e contro "ballerine, cantanti, teatranti, personaggi da spettacolo in politica", affermando inoltre che la legge elettorale di allora, il Porcellum, fosse incostituzionale e che "la raccolta delle firme per le presentazioni sia dei partiti che dei candidati è un grosso imbroglio creato ad hoc per manovrare i risultati".

Cece, secondo quanto riportano le cronache storiche dell'agenzia di stampa AGI, il partito Sacro Romano Impero Liberale Cattolico sarebbe "finito in tribunale per presunti illeciti penali" e Cece all'epoca venne "ufficialmente indagata dalla Procura di Roma per falso ideologico in atto pubblico e per falso materiale collegato ai timbri apposti sulle liste che raccoglievano le firme degli ignari cittadini che si sono trovati tra i sostenitori del nuovo partito politico. L'inchiesta in tutto coinvolge 17 persone, la lista completa dei candidati del Sacro Romano Impero". Rinviata a giudizio nel giugno del 1995 per falso ideologico e contraffazione di pubblici sigilli, le cronache sostengono che Cece avrebbe falsificato firme non solo "per presentare alle elezioni il partito Sacro Romano Impero, ma anche per tentare di iscriversi all'ordine dei giornalisti, candidarsi a sindaco di Roma, affittare una casa, stipulare un contratto di utenza telefonica, comprare una macchina, chiedere un prestito mai restituito". Dal 1995, però, non si hanno più notizie riguardo al processo e tuttora non è possibile risalire a informazioni relative a questo procedimento penale. Mirella Cece, comunque, continua a presentare il proprio simbolo a ogni tornata elettorale e difatti anche oggi l'effige del Sacro Romano Impero Liberale Cattolico appare sulla bacheca del Viminale.

Mirella Cece sembra quasi un personaggio inventato, ma in realtà la signora esiste e quest'anno è stata intervistata dai cronisti del Corriere della Sera durante la sua permanenza in coda davanti al Viminale per la presentazione del simbolo del partito: "Da quattro giorni vivo qui, sono uscita solo per un caffè e per i bisogni di prima necessità. Sono una giurista canonica ecclesiastica, con un passato da liberale e da democristiana. Basta con i partiti, abbiamo bisogno di una struttura statuale con i ministri a vita".

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