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Russiagate, l’ex consigliere di Trump Michael Flynn si dichiara colpevole: “Ho mentito all’Fbi”

L’ex consigliere per la sicurezza di Donald Trump, Michael Flynn, ha ammesso di aver mentito all’Fbi sul suo incontro con l’ambasciatore russo a Washington, avvenuto prima dell’insediamento del presidente degli Stati Uniti. “Le mie azioni sono state sbagliate”, ha dichiarato in tribunale sul caso Russiagate per il quale è stato incriminato per aver mentito all’Fbi.
A cura di Stefano Rizzuti
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L’ex consigliere alla sicurezza nazionale di Donald Trump, Michael Flynn, si è dichiarato colpevole, apparendo in tribunale, di false dichiarazioni all’Fbi riguardo ai suoi contatti con l’ambasciatore russo a Washington. La notizia che Flynn si sarebbe dichiarato colpevole nel caso Russiagate era già trapelata prima che lo stesso ex consigliere del presidente degli Stati Uniti si presentasse in tribunale.

Le mie azioni sono state sbagliate – ha affermato Flynn -. La mia dichiarazione di colpevolezza e la volontà di cooperare con il procuratore speciale riflettono la decisione che ho preso nel miglior interesse della mia famiglia e del mio paese. Accetto la piena responsabilità delle mie azioni”. Il procuratore Robert Mueller ha incriminato l’ex consigliere per la sicurezza nazionale per aver mentito all’Fbi nell’inchiesta sui rapporti tra la campagna elettorale di Donald Trump e la Russia.

In particolare, il punto cruciale delle false dichiarazioni di Flynn riguarderebbe l’incontro avvenuto nello scorso dicembre, durante il cosiddetto periodo di transizione, con l’ambasciatore russo a Washington Sergei Kislyak. Michael Flynn avrebbe agito d'intesa con Jared Kushner, genero di Donald Trump. Lo avrebbe confessato lo stesso ex consigliere alla sicurezza nazionale secondo quanto riportano alcuni media Usa, tra cui il Washington Post, basandosi sulle carte in mano agli inquirenti. L’ex consigliere di Trump avrebbe rilasciato false dichiarazioni il 24 gennaio, quattro giorni dopo l’insediamento del neo-presidente degli Stati Uniti.

Flynn rischia fino a 5 anni di carcere e potrebbe andare incontro a una sanzione da 250mila dollari per aver mentito all’Fbi. I legali della Casa Bianca sostengono comunque che l’ammissione di colpa da parte dell’ex consigliere della sicurezza non implica alcun coinvolgimento di altre persone.

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