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Virginia Raggi rifiuta di dire se è vaccinata o no: “Clima di odio e discriminazione verso no vax”

L’ex sindaca di Roma, Virginia Raggi, risponde alle polemiche scoppiate nelle ultime ore dopo che l’ex sindaca è stata fotografata in fila davanti a una farmacia per fare un tampone.
A cura di Enrico Tata
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Con un lungo post pubblicato su Facebook, Virginia Raggi risponde alle polemiche scoppiate nelle ultime ore dopo che l'ex sindaca è stata fotografata in fila davanti a una farmacia per fare un tampone. Lo scatto ha riacceso la discussione in merito al suo stato vaccinale. L'ex prima cittadina, infatti, non ha mai detto chiaramente se ha ricevuto le dosi di vaccino anti Covid oppure no. Su Facebook la consigliera 5 Stelle sostiene che "il “mostro” è stato sbattuto in prima pagina: lo hanno fatto al di là della loro scelte personali rispetto al vaccino Covid e lo hanno fatto senza tener conto della diversa appartenenza politica. Sono segnali distensivi che vanno controcorrente rispetto alla narrazione che si fa del Paese". Poi aggiunge: "Quanto al vaccino Covid lo ripeto: è una scelta che va fatta ascoltando i medici e gli specialisti, non qualche politico che si improvvisa esperto ma in realtà prova soltanto a “solleticare la pancia” del Paese per fini elettorali".

Così Raggi su suo profilo:

Oggi alcuni quotidiani hanno rilanciato una fotografia che mi riprende mentre sono in fila, insieme a decine di persone, davanti ad una farmacia in attesa di poter fare un tampone. Chiariamo subito due punti: non stavo facendo nulla di illegale e, a differenza di quanto qualcuno vuole insinuare, non ero in “incognito” solo perché indossavo un cappuccio per difendermi dal freddo. Se avessi voluto nascondermi (da cosa poi?) avrei cercato una farmacia senza fila.

Ma il punto non è questo. E’ piuttosto il clima di odio e discriminazione che si sta generando nel Paese attraverso l’etichetta “no-vax”.
Dobbiamo fermare questa atmosfera di caccia alle streghe. Penso ad alcuni articoli letti in questi giorni. Uno mi ha particolarmente colpita: “L’identik del no-vax: licenza media, senza lavoro e con disagio abitativo”. Al di là della valenza statistica del dato, credo che così facendo si stia innescando un meccanismo di ghettizzazione sociale. Le divise, vax e no-vax, sono sbagliate perché creano partigianerie avverse e pronte a scontrarsi.
Per questo motivo ringrazio tutte le persone che mi hanno espresso solidarietà, dopo che il “mostro” è stato sbattuto in prima pagina: lo hanno fatto al di là della loro scelte personali rispetto al vaccino Covid e lo hanno fatto senza tener conto della diversa appartenenza politica. Sono segnali distensivi che vanno controcorrente rispetto alla narrazione che si fa del Paese.

Quanto al vaccino Covid lo ripeto: è una scelta che va fatta ascoltando i medici e gli specialisti, non qualche politico che si improvvisa esperto ma in realtà prova soltanto a “solleticare la pancia” del Paese per fini elettorali.

Tutto quello che ha detto Raggi sul vaccino

Il 10 luglio il Campidoglio ha fatto sapere: "Dopo aver contratto il virus Raggi ha seguito il protocollo. Ha gli anticorpi ancora alti. Segue, come chiunque, i consigli del medico rapportati alla sua condizione clinica".

Lo scorso 10 agosto nel corso della trasmissione di La 7 ‘In Onda', Raggi ha dichiarato: "Io non sono una no vax. Mi attengo alla legge e ai consigli medici. Ho ancora gli anticorpi molto alti e al momento mi dicono che il vaccino ancora non è da fare. Il tema è medico, lasciamo parlare i medici. Appello alla vaccinazione? Io mi sento di dire: ciascuno si rivolga al proprio medico e faccia ciò che gli consiglia. La vaccinazione non deve diventare un tema elettorale".

Il 14 settembre ha detto ai microfoni di Radio Capital: "Se sono a favore dei vaccini? La situazione è quella che ho sempre detto, sono in mano ai medici, per valutare quando farlo. Non vorrei che questo tema venisse usato come campagna elettorale, come purtroppo i miei avversari hanno fatto. Seguo le prescrizioni mediche e mi fido dei dottori che stanno valutando cosa fare con il vaccino e quando fare. Io credo che la sanità sia una cosa seria di cui devono trattare i medici e non i politici che non devono avventurarsi in terreni che non sono i propri".

Oggi, 10 gennaio 2022, ha ribadito: "In merito al vaccino, è una scelta che va fatta ascoltando i medici e gli specialisti, non qualche politico che si improvvisa esperto ma in realtà prova soltanto a “solleticare la pancia” del Paese per fini elettorali".

L'ex sindaca Raggi, ricordiamo, ha annunciato di essere risultata positiva a Covid-19 il 4 novembre 2020 e ha dichiarato di essere guarita il 15 novembre. Da quella data è passato oltre un anno. Ricordiamo che attualmente il super green pass può essere concesso soltanto a coloro che sono guariti da meno di 4 mesi dal Covid. L'ex prima cittadina non ha mai dichiarato pubblicamente di essere vaccinata.

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