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Raggi ribadisce: “Il vaccino? Lo farò quando me lo dice il medico, non prendo lezioni da Zingaretti”

La sindaca Virginia Raggi continua a rivendicare la sua scelta di non prendere nessuna posizione riguardo i vaccini, asserendo che devono essere lasciati alla sfera medica. E attacca ancora Zingaretti: “”Le lezioni sul Covid da chi va a Milano a fare gli aperitivi, dicendo che era solo un’influenza, francamente le non le accetto”.
A cura di Natascia Grbic
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Virginia Raggi è intervenuta questa mattina a Radio Capital, dove è tornata nuovamente sulla sua posizione rispetto ai vaccini, ribadendo ancora una volta – e fermamente – la sua scelta di non invitare le persone a vaccinarsi. "Se sono a favore dei vaccini? La situazione è quella che ho sempre detto, sono in mano ai medici, per valutare quando farlo. Non vorrei che questo tema venisse usato come campagna elettorale, come purtroppo i miei avversari hanno fatto". La sindaca, che ha avuto il coronavirus, non si è vaccinata nonostante siano passati sei mesi dalla guarigione. Ha spiegato diverse volte che ha gli anticorpi ancora alti e il medico le ha detto di aspettare. "‘Seguo le prescrizioni mediche e mi fido dei dottori che stanno valutando cosa fare con il vaccino e quando fare. Io credo che la sanità sia una cosa seria di cui devono trattare i medici e non i politici che non devono avventurarsi in terreni che non sono i propri". Ed è poi tornata ad attaccare il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. "Le lezioni sul Covid da chi va a Milano a fare gli aperitivi, dicendo che era solo un'influenza, francamente le non le accetto. La pandemia a Roma e stata gestita con grande rigore".

La posizione della sindaca che strizza l'occhio ai ‘ni vax'

Ripetutamente invitata dagli altri candidati a sindaco di Roma a esprimere la propria posizione sui vaccini, Virginia Raggi ha glissato sul tema, sostenendo che la politica non deve occuparsi di questi temi, che vanno lasciati ai medici. Una posizione che sta facendo molto discutere, dato che si sta relegando una questione complessa e grave come quella del vaccino a un semplice atto di fede, che ogni persona deve valutare da sé dell'intimità delle sue convinzioni (anche se supportata dal parere di un medico). Se è vero che il vaccino è una scelta che appartiene al singolo, che la sindaca di Roma ne parli come una questione privata che non tocca la comunità intera è abbastanza indicativo del messaggio che vuole trasmettere. Virginia Raggi, insieme a Enrico Michetti, sembra non volersi inimicare tutta quella galassia ‘ni vax' che ha dubbi sul vaccino e sulla sua efficacia. Non ovviamente i no vax, che nonostante la confusione sono obiettivamente una sparuta minoranza. Un disimpegno politico quello di Raggi, che stona data l'importanza della campagna vaccinale per sconfiggere il coronavirus.

"Sui rifiuti Gualtieri non ha soluzioni"

Raggi è anche intervenuta sul tema spinoso dei rifiuti, una vera e propria emergenza che a Roma non è mai stata affrontata a dovere, con il Campidoglio che adesso è stato commissariato dalla Regione Lazio sulla gestione dell'immondizia. La sindaca però, è fiera del suo operato: "Anche sui rifiuti non solo abbiamo sistemato i conti dell'azienda Ama, dopo 13 anni di falsi bilanci ma abbiamo fatto partire l'assunzione di operai e spazzini, che non venivano assunti dal 2009. Siamo indignati per una regione che a differenza delle altre non ha collaborato sui rifiuti per gli interessi dei cittadini. La regione Lazio ha due impianti di smaltimento, contro i 20 e i 30 impianti di altri territori. Gualtieri dice che non ha una soluzione per i rifiuti, gli altri avversari non hanno il coraggio dire che le discariche in città non ci sono".

"Gualtieri e Michetti mi copiano"

"Michetti – dichiara ancora la sindaca – non ha mai avuto esperienza nell'amministrazione e si vede, scappa da ogni confronto. Dà sempre risposte teoriche senza riscontri pratici. Anche Gualtieri scappa da ogni dibattito, le sue proposte sono inadeguate. I loro programmi copiati sul mio, ma soprattutto danno come obiettivi da raggiungere cose già fatte in questi anni. I sondaggi? Mi danno in ascesa. Ogni settimana continuo a salire. Poi io giro la città e sento i cittadini che sono contenti".

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