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Covid 19

Variante Delta nel Lazio, netto incremento in un mese: il 74% di chi la contrae non è vaccinato

Lo studio Seresmi Istituto Spallanzani mostra come la variante Delta del Covid-19 contagia il 74% delle persone non vaccinate e il 94 per cento se si tiene conto anche di quelle che hanno ricevuto solo la prima dose. Nel Lazio la variante Gamma è al momento la più diffusa. D’Amato: “Servono entrambe le dosi”.
A cura di Alessia Rabbai
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Il 74 per cento delle persone che contraggono la variante Delta del Covid-19 risulta non vaccinato. È quanto emerso dall'ultimo studio del Seresmi Istituto Spallanzani, che mostra come questa tipologia di variante sia aumentata di dieci volte in un mese sul territorio regionale, passando dal 3,4 per cento della survey del 18 maggio scorso al 34,9 per cento di quella di oggi. Considerando la percentuale della popolazione contagiata che non ha ricevuto il vaccino insieme a quella che, con la sola prima dose, non ha completato l'iter vaccinale, il dato sale al 94 per cento. Una stima che risulta coerente a livello europeo dalla ECDC, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. "Dai risultati emersi dallo studio del Seresmi Spallanzani è chiaro del perché si trovi ulteriore conferma di come occorre in questa fase completare i percorsi vaccinali con tutti i vaccini disponibili e, soprattutto, che sono tutti efficaci contro la variante se l’iter viene completato" spiega l'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato.

La variante Gamma è la più diffusa nel Lazio

Un altro aspetto emerso dallo studio riguarda il sequenziamento e il tracing, con test sul 100 per cento dei tamponi positivi.  Da quanto si apprende ad oggi 2 luglio 2021 la variante maggiormente presente all'interno del territorio del Lazio è la variante Gamma con il 36,8 per cento dei casi, alla quale segue la variante Delta con il 34,9 per cento, terza la variante Alfa con 27,4 per cento. "Sono stati oggi completati gli anticipi a cinquantasei giorni per le prenotazioni di tutti gli over 60 con doppia dose AstraZeneca – continua D'Amato, che sottolinea – Uno studio dell’azienda Janssen pubblicato sul New York Times accerta che il vaccino Johnson&Johnson è efficace contro la variante Delta anche a distanza di otto mesi dall’inoculazione, questo dato è importante soprattutto per la campagna che stiamo promuovendo attraverso i camper e le iniziative come al Santo Spirito, dove c'è stato un sold out”.

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