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Un anno fa Samuel annegava nel lago di Bracciano: il corpo del 22enne non è mai stato trovato

Un anno fa Samuel Boujadi annegava nel lago di Bracciano. Era venuto in Italia per una vacanza con gli amici, ma è morto il 25 giugno 2021.
A cura di Natascia Grbic
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È passato un anno da quando Samuel Boujadi è annegato nel lago di Bracciano. Lo specchio d'acqua non ha mai restituito il corpo del giovane, arrivato in Italia con un gruppo di amici per una vacanza spensierata che invece è finita in tragedia. La famiglia e gli amici sperano ancora di ritrovare i suoi resti, e poterne dare degna sepoltura nel suo paese d'origine, l'Olanda. Le ricerche dei sommozzatori dei vigili del fuoco non hanno però dato l'esito sperato. E anche quelle private finanziate dagli amici e dai genitori di Samuel si sono concluse con un nulla di fatto. Il lago di Bracciano trattiene ancora il corpo del 22enne: non si sa se prima o poi ne restituirà i resti o se rimaranno adagiati per sempre sul fondale.

Le ricerche del corpo

Intanto gli amici continuano a ricordare Samuel e tutto ciò che ha fatto in vita: 22 anni, era un giovane molto attivo nei circoli evangelici. Organizzatore del festival Momentum, amava stare in mezzo alla gente e divertirsi, oltre che a viaggiare per il mondo. E sono stati proprio gli amici di Samuel, subito dopo la sua scomparsa, a lanciare una raccolta fondi per aiutare la famiglia nelle ricerche del corpo, oltre che a fare da staffetta tra l'Olanda e l'Italia per non lasciare mai soli i genitori in questo momento così tragico per loro. Nonostante le settimane passate a scandagliare il fondale, Samuel non è stato però ritrovato.

Il racconto dell'amico

"Quando Samuel ha cominciato a nuotare, non mi rendevo conto che probabilmente intendeva attraversare l'intero lago. Ha nuotato ancora e ancora. Così lontano che ho sentito che qualcosa sarebbe potuta andare storto. Ho iniziato a urlare e urlare, ma lui non mi sentiva più", ha dichiarato l'amico che quel giorno si trovava con Samuel. Vedendo che il 22enne non tornava, l'amico ha deciso di prendere la macchina e provare a raggiungerlo in questo modo. " Solo allora ho capito davvero quanto fosse grande il lago: il mio giro durava già mezz'ora, figuriamoci se dovevi farlo mentre nuotavi. Col passare del tempo, il mio panico è aumentato. Ho mostrato la foto di Samuel alle persone che ho incontrato, esplorato il lago in vari luoghi, ma senza successo. Il coraggio mi è venuto meno. Sapevo che dovevo fare un rapporto ufficiale sulla sua scomparsa. L'ho trovato molto pesante. I miei peggiori sospetti sono stati lentamente ma inesorabilmente confermati".

La scomparsa di Samuel il 25 giugno 2021

L'ultima volta che gli amici hanno visto Samuel Boujadi è stato sulla spiaggia adiacente il "Parco del lago". Il ragazzo ha detto loro che andava a fare una nuotata e che avrebbe tentato la traversata da una sponda all'altra. Dopo un po' di tempo gli amici hanno cominciato a preoccuparsi: Samuel infatti non tornava e in acqua non lo vedevano. Hanno cominciato allora a cercarlo lungo la riva, per vedere se magari era uscito dal lago per riposarsi da qualche parte. Ma anche lì, nessuna traccia. Hanno deciso allora di dare l'allarme, facendo intervenire sul posto i carabinieri della compagnia di Bracciano con l'ausilio di un elicottero e di una motovedetta, i vigili del fuoco e la protezione civile. Le ricerche nel lago non sono semplici, basti pensare che Bracciano ha una profondità massima in alcuni punti di 165 metri. Non è facile recuperare un corpo sprofondato a un'altezza di questo tipo. Dopo alcune settimane, le ricerche sono state interrotte.

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