Uccise Carmine Monaco a colpi di pistola: Cassazione lo condanna a 14 anni di carcere
È stato arrestato e portato in carcere il sessantaduenne condannato in via definitiva a quattordici anni di reclusione perché ritenuto responsabile dell'omicidio di Carmine Monaco. I giudici della Suprema Corte di Cassazione nei suoi confronti hanno emesso sentenza di colpevolezza per il reato di omicidio aggravato dalla premeditazione. I carabinieri della stazione di Cerveteri hanno fatto scattare le manette e lo hanno condotto a Regina Coeli, dove dovrà scontare la detenzione.
I fatti risalgono al febbraio del 2011 e sono avvenuti nel territorio del Comune di Cerveteri. Monaco è stato ucciso con tre colpi di pistola e il suo cadavere è stato rinvenuto in via Monte Abatoncino, nelle campagne della provincia di Roma. Con la sua scomparsa e il ritrovamento del corpo sono scattate le indagini, che hanno condotto congiuntamente carabinieri e militari della Guardia di Finanza a lavorare sulla pista economico/finanziaria. Il sessantaduenne, un imprenditore di Cerveteri, era già noto alle forze dell'ordine per reati di usura ed estorsione.
Ad incastrare l'autore del delitto sono state le intercettazioni telefoniche e le informazioni registrate dai navigatori gps, grazie ai quali sono emerse conversazioni che facevano riferimento all'omicidio e gli spostamenti del condannato. Dalle indagini è emerso inoltre che il sessantaduenne aveva premeditato l'omicidio, dando indicazione a Monaco di raggiungerlo ad un appuntamento in un luogo isolato, al quale aveva portato con sé pistola e proiettili. Poi gli ha sparato. Il pubblico ministero nel corso del processo nei suoi confronti aveva chiesto la pena dell'ergastolo.