Travolse e uccise col camion un 20enne in bicicletta: operatore Ama condannato a 8 mesi di carcere

Otto mesi e mezzo di carcere per omicidio colposo è la condanna nei confronti di un cinquantasettenne dipendente dell'Ama, che ha travolto e ucciso un ventenne in bicicletta il 2 luglio 2018 a Roma. Il giudice ha emesso la sentenza a conclusione del processo che si è svolto nei confronti dell'operatore della municipalizzata dei rifiuti. La condanna è per negligenza, imperizia e inosservanza delle norme del codice della strada. Dunque per il giudice l'incidente si sarebbe potuto evitare, se il conducente del camion che ha travolto e ucciso il ragazzo avesse agito diversamente. Il pubblico ministero aveva chiesto per l'imputato una condanna a un anno e quattro mesi di carcere. Per la mamma di Jonathan Ramirez è stata stabilita una provvisionale di 80mila euro.
La dinamica dell'incidente
Dalle indagini è emerso che il ventenne in bicicletta stava transitando lungo una corsia vietata ad una velcoità superiore a quella del camion e la nella consulenza tecnica, come riporta Il Messaggero, che si è inserito in uno spazio di attesa per il mezzo e non più di manovra e ancor meno di transito per un inatteso velocipede, convergendo così verso il punto di contatto con il mezzo.
L'incidente sulla Salaria in cui è morto Jonathan Ramirez
L'incidente in cui è morto il ventenne Jonathan Ramirez il 2 luglio 2018 e dal quale è partito il processo è avvenuto lungo via Salaria, nel quadrante Nord della Capitale. Secondo quanto ricostruito in sede d'indagine quella mattina il ventenne era in bicicletta quando l'autocarro Iveco Margirus LC 60 guidato dal cinquantasettenne lo ha travolto all'altezza del deposito Ama, al civico 983 di via Salaria. Per il ragazzo non c'è stato purtroppo nulla da fare. Arrivata la chiamata al Numero Unico delle Emergenze 112 con la richiesta urgente d'intervento sul posto è giunto il personale sanitario con l'ambulanza, che ha provato a rianimare il giovane, purtroppo senza esito.