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Tragedia a Roma, muore a 64 anni in piscina: si indaga su possibili esalazioni da cloro

Un uomo di 64 anni è morto mentre si trovava nella piscina di un circolo sportivo a Roma. Sono scattate le indagini su possibili esalazioni di cloro.
A cura di Beatrice Tominic
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Immagine di repertorio
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Si trovava in piscina in un centro sportivo a Roma, nella zona di Colli Albani, quando è morto. I fatti risalgono al pomeriggio di ieri, martedì 22 luglio 2025. A perdere la vita un uomo di 64 anni, titolare del centro sportivo in via dell’Acquedotto Felice.

L'allarme è scattato immediatamente e sul posto sono arrivati gli agenti della polizia e i vigili del fuoco. Scattate immediatamente le indagini per cercare di chiarire cosa possa essere accaduto. L'ipotesi è che il decesso possa essere avvenuto a causa delle esalazioni di cloro. Nella giornata di oggi, mercoledì 23 luglio 2025, gli specialisti del nucleo Nbcr (Nucleare, Biologico, Chimico e Radiologico, ndr) dei vigili del fuoco sono tornati in struttura per effettuare ulteriori rilievi. La piscina, invece, nel frattempo è stata posta sotto sequestro dalla Procura.

Le indagini in corso sulla piscina e le eventuali esalazioni di cloro

Per cercare di fare chiarezza sull'accaduto, il pm ha disposto l'autopsia sul corpo. Soltanto gli esami da parte dei medici legali riusciranno a rispondere alla domanda sulle cause della morte. Nel frattempo sul luogo sono tornati nuovamente anche gli agenti del commissariato Tuscolano e i vigili del fuoco per ulteriori rilievi alla piscina e nei locali dove si trovano i motori. Gli inquirenti stanno cercando di raccogliere anche le testimonianze di chi era presente al momento della tragedia.

La reazione dei gestori: "È stato un infarto"

Ed è proprio sui rilievi delle forze dell'ordine che si è concentrata la reazione dei gestori del circolo. "Si tratta di un atto dovuto, è stato un infarto – hanno fatto sapere all'edizione romana de la Repubblica – Erano le 16 quando dalla sala dei motori della piscina è andato al bar. Respirava male, ha chiesto un bicchiere d'acqua ed è morto".

È affettuoso il ricordo delle persone che lavorano al circolo. "Era una persona d'oro, era amato da tutti – dicono, prima di lodarne l'impegno nel lavoro – Faceva abitualmente la manutenzione e la pulizia, aveva tutte le abilitazioni necessarie per legge".

Qualora dell'ipotesi delle esalazioni di cloro venisse confermata, si tratterebbe del secondo caso dall'inizio dell'estate. A metà giugno cinque bimbi sono rimasti intossicati dal cloro in piscina alla Borghesiana.

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