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Torre Astura è il gioiello di mare di Roma

Torre Astura, un’ora di macchina da Roma, è un vero e proprio gioiello in un tratto di costa ancora selvaggio accessibile solo alcuni mesi all’anno nel territorio del comune di Nettuno. Come arrivare e quando visitare la spiaggia libera all’ombra della torre fortificata collegata alla torre ferma da un camminamento.
A cura di Redazione Roma
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Torre Astura è il gioiello del litorale romano, una spiaggia dove il mare è cristallino all'ombra dell'affascinante fortezza che sorge in mezzo all'acqua su un piccolo isolotto collegato da un camminamento in pietra alla terra ferma. Nel comune di Nettuno, a sud della capitale, si trova in un tratto di costa ancora selvaggio, a cui si può accedere solo in alcuni periodi dell'anno essendo inserita nell'area del poligono di tiro militare. Una circostanza questa che ne limita si l'accesso alla spiaggia libera solo in alcune settimane e weekend della stagione estiva, ma che consente anche di mantenere intatto il fascino di questo tratto di costa.

Torre Astura: come arrivare

La spiaggia e la torre costiera si trovano a circa un'ora di macchina da Roma. Dalla capitale bisogna prendere via Pontina (Ss 148), uscendo in direzione di via Prato Cesarino imboccando la strada provinciale 18, per poi proseguire in direzione di Borgo Sabotino fino a svoltare in via Valmontorio fino ad arrivare a destinazione. Da Nettuno bisogna percorrere via Acciarella, che fiancheggia il poligono militare, percorrendo poi via Valmontorio in direzione di Foce Verde. Sul posto il parcheggio è gratuito. All'acceso in spiaggia del personale addetto misurerà la temperatura corporea e si occuperà di far rispettare il mantenimento del distanziamento sociale come previsto dalla normativa anti Covid.

Quando apre la spiaggia libera

La spiaggia libera di Torre Astura è lunga più di dieci chilometri, composta da dune di sabbia fina e ha alle spalle una macchia Mediterranea e una pineta incontaminate. È praticamente l'unico tratto di costa non edificato di tutto il litorale laziale. La spiaggia riaperto il 1 luglio 2020 ed è accessibile tutti i giorni dalle 8.00 alle 19.00. Solitamente la spiaggia libera è accessibile nei mesi di luglio e agosto e nei weekend di settembre. Per sicurezza è però necessario consultare il sito del Comune di Nettuno che ogni anno pubblica un'apposita ordinanza comunicando le modalità e i giorni di accesso alla spiaggia, e l'attivazione di specifici servizi come ad esempio una navetta che arriva alla spiaggia di Torre Astura da Nettuno.

Bus navetta per Torre Astura

Il bus navetta per Torre Astura osserva i seguenti orari di partenza per l'andata 08.00 – 9.30 – 11.00 -14.30 – 16.40 -18.10, e i seguenti orari di partenza per il ritorno 8.50 – 10.20 -11.50 -15.20 -17.20 -18.50. È attivo il sabato e la domenica per i mesi di luglio e agosto, e tutti i giorni nella settimana di Ferragosto.

Torre Astura: un po' di storia

La torre fortificata è stata edificata dalla famiglia Frangipane nel 1193 per proteggersi dalle scorribande dei saraceni che prendevano di mira questo tratto di costa con incursioni e razzie. Proprio Torre Astura è protagonista di un importante fatto storico avvenuto nel 1268: qui si rifugiò l'imperatore Corradino di Svevia in rotta dopo la sconfitta militare, nel tentativo di fuggire via mare. Ma Giovanni Frangipane lo tradì consegnandolo a Carlo d'Angiò che lo condannò alla decapitazione. La Torre è poi passata da una famiglia nobiliare di Roma all'altra fino quasi ai giorni nostri. Dai Frangipane ai Caetani, poi gli Orsini e i Colonna. Saranno proprio i Colonna – che ne prenderanno possesso nel 1426 – a ristrutturare la torre a base ottagonale dandogli la forma che ha tutt'ora, prima di cederla alla famiglia Orsini. Il secolo successivo Torre Astura diventerà proprietà di Papa Clemente VIII Aldobrandini passando di generazione in generazione fino a quando arriverà nelle mani dei Borghese e poi negli anni '70 del secolo scorso sarà ceduta al comune di Nettuno.

Gabriele D'Annunzio a Torre Astura

In un pagina bellissima e vivida, Gabriele D'Annunzio descriveva la sua visita a Torre Astura il 28 febbraio 1897. "Ecco la pineta, ecco la Torre. È una specie di penisoletta che si protende fra il mare di Anzio (Caprolace) e il mare di Terracina. Da una parte si vede il seno di Anzio con la lingua di terra biancheggiante si case fino al lontano molo: dall'altra si vede un altro seno limitato da una lingua di terra che prolungasi fino al Circeo. Verso l'estremità i vapori nascondono la riva, e il Circeo sembra isolato nel mare. In fondo la catena di montagne che va verso Terracina. La sabbia qua e là acquitrinosa, è viva di vimini e sparsa di piccole strisce come d'un nastro argenteo che riluce al sole e biancheggia finemente. Una piccola cappella dalla porta rossa è di fronte alla Torre. La Torre è nel mezzo del mare, legata alla terra da un ponte lungo e stretto su arcate. È una specie di piccolo castello di mattone, merlato. Si sale alle logge da cui si scopre tutto il mare e la duplice visione. Nel mare si veggono le fondamenta di antichi edifici con figure regolari, geometriche. A sinistra una corona di scogli su cui svolazzano i gabbiani. Una immensa serenità: il mare è apertissimo. La torre è abitata dalle guardie di finanza. V'è nel muro un foro, a cui si sale con una scala applicata alla parete. Si entra in una piccolissima stanza, in una specie di cella, che fu – dicesi- la prigione di Corradino. Dinnanzi al Castello il terreno è coperto di piante grasse e di cacti".

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