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News sull'omicidio di Thomas Bricca ad Alatri

Thomas Bricca, analisi nel suo telefonino. Lo zio: “La verità è vicina, presto chiusura indagini”

Al via le analisi sul telefonino di Thomas Bricca, ragazzo ucciso lo scorso gennaio ad Alatri dopo essere stato raggiunto da un colpo di pistola.
A cura di Beatrice Tominic
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"Luglio fine indagine: gli esiti saranno attenzionati e valutati da noi familiari e da tutta la cittadinanza. Dopodiché qualcuno dovrà darci più di qualche spiegazione. Ma la verità è vicina", queste le parole di Lorenzo Sabellico, lo zio di Thomas Bricca, il ragazzo di 19 anni ucciso ad Alatri dopo essere stato raggiunto da un colpo di pistola alla fine dello scorso gennaio.

Nella giornata di domani saranno disposte le analisi sul telefono del diciannovenne per cercare eventuali messaggi che possano collegarlo agli indagati, con i quali potrebbe aver avuto contatti nelle ore (o nei giorni) precedenti alla tragedia: Mattia Toson e il padre Roberto, ma anche alle altre persone coinvolte indirettamente nella vicenda o legate ai sospettati. Si tratta di un atto dovuto prima della chiusura delle indagini, portate avanti dai carabinieri.

L'agguato a Thomas Bricca ad Alatri

La sera in cui è stato raggiunto dal colpo di arma da fuoco, lo scorso 30 gennaio, Thomas indossava un giubbotto bianco uguale a quello di un suo amico che si trovava con lui in piazzetta, nel centro del comune del frusinate, sulla scalinata di via Liberio. "Ero il bersaglio, tutti sanno la verità", ha dichiarato a Fanpage.it lui stesso.

Il colpo, partito da uno scooter con due persone in sella, ha raggiunto Thomas alla testa nella serata del 30 gennaio 2023. Immediatamente soccorso e trasportato all'ospedale San Camillo di Roma, il diciannovenne è morto il primo febbraio, dopo più di un giorno di agonia.

Per quanto accaduto, Mattia e Roberto Toson sono indagati per omicidio volontario in concorso. Nonostante non siano state trovate prove all'interno dei loro telefonini, per la Procura sarebbero stati loro in sella al motorino in quella tragica sera. La speranza della famiglia è che si possa presto arrivare alla fine delle indagini.

"Questo calvario non finisce più, non abbiamo avuto più notizie da cinque mesi – ha dichiarato a il Messaggero il padre di Thomas, ormai amareggiato –  Comincio a non avere più fiducia, non possiamo fare altro che aspettare".

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