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Roma, il termovalorizzatore divide il campo largo: M5S, Verdi e sinistra contro il PD

Alcuni consiglieri che fanno parte della maggioranza in assemblea capitolina hanno criticato fermamente la proposta di Gualtieri di realizzare un grande termovalorizzatore a Roma. Contraria anche l’assessora alla Transizione Ecologica della Regione Lazio, Roberta Lombardi.
A cura di Enrico Tata
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Roberta Lombardi dice no al termovalorizzatore annunciato da Roberto Gualtieri. Lo fa con parole nette, che non lasciano spazio a dubbi. L'assessora alla Transizione Ecologica della Regione Lazio ha dichiarato: "Il Piano Rifiuti della Regione Lazio non prevede l'installazione di nuovi inceneritori. Un vincolo che vale per tutti i territori del Lazio, compresa Roma". Ma i problemi per il sindaco di Roma potrebbero arrivare non solo dalla Regione, ma anche dall'interno dell'ampio schieramento, quel ‘campo largo' del centrosinistra che ha portato alla sua elezione lo scorso ottobre. Si sono espressi infatti contro l'idea del termovalorizzatore sia Nando Bonessio, consigliere di Europa Verde, che i consiglieri Luparelli e Cicculli, di Sinistra Civica Ecologista. Non hanno i numeri per mettere in crisi la maggioranza sui rifiuti, ma questa presa di posizione netta contro la proposta del primo cittadino rappresenta nei fatti la prima vera incrinatura nei rapporti interni al centrosinistra dalla vittoria alle comunali.

Lombardi: "Non daremo mai l'autorizzazione"

Per Lombardi, esponente del Movimento 5 Stelle nominata assessora da Zingaretti lo scorso marzo, l'idea di Gualtieri "non è fattibile". Non solo: questa idea, ha dichiarato ancora, "non troverà mai il nostro consenso e non ha nulla a che vedere con la transizione ecologica, perché un inceneritore di tale portata, di ecologico non ha proprio nulla. Gualtieri ci spieghi come Riduzione, Riutilizzo, Riciclo e Recupero possano conciliarsi con la creazione di un impianto monstre da 600mila tonnellate". Per l'assessora di Zingaretti "un progetto simile non risolverebbe i problemi dei rifiuti a Roma e andrebbe contro tutti i dettami dell'Unione Europea e di quell'economia circolare dietro la quale ci si vuole nascondere per giustificare una scelta vecchia e ambientalmente dannosa. Il futuro è vedere i rifiuti come preziosa risorsa di materie prime seconde, vista anche la carenza a livello mondiale di sempre più materiali, e non certo come un problema da incenerire".

Europa verde e Sinistra Ecologista: "Scelta che non guarda al futuro"

Per Nando Bonessio e Marco Cacciatore, consigliere regionale di Europa Verde e Presidente della Commissione Rifiuti Urbanistica e Politiche abitative della Regione Lazio, la realizzazione del termovalorizzatore va "in una direzione diametralmente opposta rispetto a ogni ragionamento di buon senso e sostenibilità, oltre che di contrarietà all'indirizzo non solo del Piano Rifiuti Regionale, ma di tutto il quadro normativo vigente". Per Europa Verde l'unica strada percorribile è "la spinta sulla differenziata partendo dall'organico, sul recupero materia prima che energetico, sull'autosufficienza e prossimità: tutti elementi ribaditi e rinforzati nello Pacchetto Economia Circolare dell'UE".

Michela Cicculli e Alessandro Luparelli, consiglieri di Sinistra Civica Ecologista, hanno dichiarato la loro "contrarietà all'ipotesi di realizzare un inceneritore a Roma, soprattutto senza un piano adeguato per rafforzare fortemente la raccolta differenziata. Nell'affrontare la questione rifiuti, dobbiamo ragionare con un orizzonte temporale più ampio. Siamo convinti che per affrontare l'emergenza attuale servano, infatti, scelte strategiche realmente innovative e sostenibili dal punto di vista ambientale". Per i due consiglieri non bisogna "rischiare di prendere decisioni affrettate senza un piano complessivo e dettagliato. Apriamo una stagione di dialogo con tutta la città e i corpi intermedi, all'insegna della trasparenza e della condivisione'. Sinistra Civica Ecologista fa parte di una maggioranza plurale che governa la città e tiene al suo interno sensibilità e visioni differenti. Prendiamo atto degli indirizzi che il Sindaco sta dando per l'avvio di nuova fase della gestione dei rifiuti a Roma, ma sentiamo allo stesso tempo la responsabilità di esprimere il nostro punto di vista differente che esige di conoscerne i dettagli e capire nello specifico quali impianti, dove e con quali modalità verranno realizzati".

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