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Termosifoni spenti e studenti al gelo: la protesta dei genitori dell’Istituto Levi di Roma

Bambini al gelo all’Istituto Comprensivo Carlo Levi di Fidene. Il riscaldamento non funziona e dalla scuola invitano i genitori a vestire molto bene i propri figli.
A cura di Simona Berterame
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"In classe ora ci sono 12 gradi, stiamo parlando di bambini dai tre anni in su che sono costretti a stare otto ore in una classe gelida". Sono arrabbiati i genitori dei bambini che frequentano l'istituto Comprensivo Carlo Levi di Fidene. L'impianto di riscaldamento, che avrebbe dovuto accendersi il 15 novembre come da ordinanza comunale, quest'anno non è mai partito. Pare che si sia spaccato il corpo caldaia e un primo tentativo di riparazione non sarebbe andato a buon fine. Ora sarà necessario intervento di una ditta specializzata. L'impianto è fermo.

I tempi? Non è dato saperlo ma potrebbero non essere brevi e il freddo è già arrivato con dicembre alle porte. "Stiamo parlando di scuola dell'obbligo – commenta scuotendo la testa un papà – quindi noi siamo costretti a portare i nostri figli in una scuola ridotta in queste condizioni". Secondo alcuni genitori sarebbe in atto un rimpallo di responsabilità tra il Municipio III e l'amministrazione scolastica: "Siamo di fronte ad uno scaricabarile generale con il risultato che dei bambini restano in aule gelide".

Studenti in classe con il cappotto

Il guasto è stato comunicato il 25 novembre scorso attraverso una circolare indirizzata a tutto il personale della sede di via Serrapetrona.  Al termine della comunicazione arriva l'invito a coprirsi bene:" Visto il previsto calo termico e immaginando che lunedì 27 novembre p.v., al rientro in aula (per gli alunni e gli insegnanti) e negli uffici/postazioni (per il personale amministrativo ed i collaboratori scolastici), il guasto alla caldaia persisterà, si invitano i genitori dei minori a vestire adeguatamente i loro bambini e gli adulti in oggetto a tener conto delle temperature che si riscontreranno all’interno dell’edificio. Si chiede scusa per il disagio."

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