125 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Studenti rifiutati da 13 scuole perché disabili: “Che vi cambia, tanto non possono fare grandi cose”

Quattro studenti con disabilità grave sarebbero stati rifiutati da diversi istituti di Roma perché già troppo pieni o privi di strutture adeguate. E una docente così si sarebbe rivolta a una coppia di genitori: “Perché li dovete iscrivere in queste scuole… una scuola vale l’altra se non sono in grado di fare grandi cose”.
A cura di Natascia Grbic
125 CONDIVISIONI
Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

Quattro studenti disabili rifiutati da almeno tredici scuole superiori di Roma: questa la denuncia di alcuni genitori di ragazzi con disabilità cognitiva grave, che hanno avuto molte difficoltà a trovare un istituto che accettasse i propri figli. C'era chi non aveva posto a causa di classi troppo affollate, o perché non disponeva di strutture o sostegno adeguate per le esigenze dei ragazzi. Una situazione grave, sulla quale il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara ha dichiarato che procederà con un'ispezione.

Sul caso è intervenuto anche il capogruppo dem in commissione Affari Sociali e componente della segreteria del Partito Democratico Marco Furfaro.

"In Italia l'inclusione scolastica per tutti è ancora un miraggio – ha dichiarato Furfaro –  Siamo ancora costretti a fare i conti con moltissimi casi di discriminazione e purtroppo quello che sta succedendo a Roma ad alcune famiglie è davvero insopportabile. Quattro ragazzi con disabilità grave sono stati di fatto esclusi dalla scuola pubblica. I genitori si sono visti rifiutare l'iscrizione al primo anno, per l'anno scolastico 2023/24 della scuola secondaria di secondo grado, per mancanza di posti. Una motivazione inaccettabile".

"Parliamo – aggiunge – di quattro ragazzi con disabilità, certificata ai sensi della L. 104/92 art. 3 comma 3. Le famiglie hanno iscritto i ragazzi rispettando i termini imposti dalla circolare ministeriale, scegliendo per i loro figli le scuole secondarie di secondo grado più adeguate alle loro difficoltà ma anche alle loro attitudini, per assicurargli il diritto allo studio e per garantirgli apprendimenti utili per il loro futuro".

"Se confermato – ha dichiatato Valditara – il racconto dei genitori descriverebbe un quadro allarmante. Interverremo rapidamente per fare piena chiarezza su questa vicenda ed effettuare tutte le verifiche necessarie rispetto a una questione così importante e delicata, che merita la massima attenzione".

La denuncia è partita dai genitori dei ragazzi, che stanno vivendo una vera e propria odissea per assicurare ai propri figli il diritto allo studio. "Non mi sarei mai aspettata che di vivere una situazione simile. Abbiamo contattato 12/13 licei ma alla fine sono stata costretta a iscrivere mio figlio in una scuola paritaria. Il ministero faccia qualcosa", ha dichiarato una donna all'Ansa.

Le scuole che avrebbero rifiutato il ragazzo sarebbero l'Emilio Sereni, il Domizia Lucilla, il Vespucci, l'istituto Enrico Fermi, il Pascal, il Calamandrei e il liceo scientifico Farnesina. Una docente del Fermi, sempre secondo quanto riportato dall'Ansa, avrebbe detto ai genitori "perché li dovete iscrivere in queste scuole… una scuola vale l'altra se non sono in grado di fare grandi cose". Hanno così deciso di denunciare e rivolgersi al ministero.

125 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views