Stefania Camboni uccisa con 15 coltellate: il corpo coperto da cuscini, conosceva il suo assassino

Si delineano sempre di più i contorni dell'omicidio di Stefania Camboni, la donna di sessant'anni trovata morta poco dopo le 7 nella sua abitazione di Fregene. La donna è stata uccisa con quindici coltellate, oltre ad aver ricevuto un forte colpo alla testa. Il corpo era coperto con dei cuscini, mentre all'esterno della sua abitazione è stata rinvenuta la sua auto: il veicolo, una Tucson, era finito fuori strada, contro una rete. Il finestrino dalla parte del guidatore era aperto, poco lontano – in una cunetta – è stato trovato il portafogli della donna. I carabinieri del Nucleo investigativo di Ostia, che indagano sul caso, pensano si tratti però di una messinscena. Qualcuno che probabilmente voleva far credere agli inquirenti che Camboni fosse stata vittima di una rapina finita male. E invece, secondo quanto ipotizzato da chi indaga, la donna conosceva molto bene il suo assassino.
La procura di Civitavecchia ha aperto un fascicolo per omicidio, mentre sul corpo della donna è stata disposta l'autopsia. La salma è stata trasferita in serata al Policlinico Umberto I di Roma, dove sarà effettuato l'esame.
Al momento nessuna persona è indagata, le indagini continuano a ritmo serrato nel massimo riserbo. Il corpo di Stefania Camboni è stato trovato dal figlio, che vive con la compagna in un'ala della villetta di Fregene dove abitava anche la madre. Entrambi sono stati sentiti dagli inquirenti per acquisire elementi che possono essere utili alle indagini. Dalle prime informazioni emerse, sembra che la 60enne avesse dei dissidi con alcuni parenti per questioni riguardanti un'eredità.
Stefania Camboni era una donna tranquilla e riservata. Moglie del calciatore del Maccarese Giorgio Violoni, morto a 59 anni nel 2020 a causa di una malattia, ultimamente sembra uscisse poco di casa, forse anche per l'enorme sofferenza provata dopo la perdita del marito. "Stefania era una persona dolcissima, straordinaria: sì era un po' chiusa, ha sofferto tanto per la morte del marito – le parole di un'amica della donna – Lui era una gran bella persona, lavorava la terra a Maccarese. Nemici? No, assolutamente, non ne aveva. Non ho mai sentito di discussioni, aveva un bel rapporto con i figli. Io l'ho vista qualche settimana fa, per via dell'adozione di alcuni gattini. Ci sentivamo di saltuario".