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Minaccia l’ex moglie, alle fiamme auto e case dei suoi parenti: a processo un avvocato

Si è trovato nel banco degli imputati qualche giorno fa, accusato di stalking, minacce, incendio e altri reati contro l’ex moglie, la sua famiglia e i suoi legali.
A cura di Beatrice Tominic
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Stalking, minacce, danneggiamenti, incendi violazione degli obblighi di assistenza familiare, ma anche detenzione illegale di ordigni esplosivi e armi da guerra: questi sono i capi d'imputazione contestati dal pm Stefano Piazza a A.F.. È lui l'avvocato che, difeso in aula nei giorni scorsi dal collega Aldo Minghelli, secondo la ricostruzione  della Procura avrebbe fatto terra bruciata attorno alla moglie, come riporta il Messaggero in un articolo.

La gestione del figlio

Le offese iniziavano già durante le discussioni per la gestione del figlio della coppia, quando lui le diceva: "Sei di Centocelle, non capisci un c…! Non vali niente." Ancora, inoltre, la minacciava: "Non ti preoccupare, ce la vedremo in tribunale. Io non ho paura di nulla e non ho niente da perdere. Se non ero avvocato, sarei stato un delinquente." Ma questo tipo di discorsi spesso erano rivolti anche ai suoi suoceri, ai quali urlava: "Adesso vi ammazzo tutti!"

I roghi da anni

Secondo quanto ricostruito dall'accusa, i primi roghi dell'avvocato risalgono tra il dicembre del 2009 e il gennaio del 2010, quando avrebbe dato fuoco all'automobile del suocero e del cognato. Il 22 dicembre, sempre del 2009, avrebbe incendiato anche l'appartamento dei genitori dell'ex moglie in via delle Azalee a Centocelle e, nel febbraio successivo, quello nell'appartamento di un parente dell'ex moglie e nella villetta degli ex suoceri, nel comune di Acquafondata, in provincia di Frosinone.

Arrivato armato di benzina, come si legge nel capo d'imputazione avrebbe bruciato parte dei mobili presenti all'interno della camera da letto, la finestra in legno e parte della cucina. È qui che, fino al febbraio del 2018, secondo la Procura l'avvocato A.F. avrebbe disposto taniche di benzina con il tappo aperto vicino alle porte e alle finestre di un appartamento di un altro ex parente acquisito. Nel 2012, invece, dopo aver sfregiato la carrozzeria e tagliato le quattro gomme dell'automobile della moglie, avrebbe dato fuoco al mezzo.

Le minacce ai colleghi

Le minacce del legale, però, non sarebbero rivolte soltanto alla ex e alla sua famiglia, ma anche ai legali che la assistevano in una causa civile. Nell'agosto del 2017, si sarebbe introdotto nello studio dell'avvocata Norma Lori in zona Conca d'Oro, disegnando una croce con vernice rossa, imbrattando le scale con la scritta "Lori" e danneggiando la serratura dello studio ricoprendola con colla; avrebbe poi confezionato e gettato una bomba carta nello stabile fra il 18 e il 19 gennaio dell'anno successivo. Inoltre, il sistema di videosorveglianza lo ha ripreso mentre cercava di intrufolarsi nel condominio. Già l'anno precedente, infine, aveva dato fuoco allo studio dell'avvocato che difendeva l'ex moglie, il legale Marco Piancatelli a Balduina.

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