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Stadio della Roma, comitati all’attacco: cosa rivela davvero la relazione sul bosco di Pietralata

Il bosco di Pietralata nell’area del nuovo stadio della Roma esiste ma per l’agronomo ha scarso valore; il Comune potrà abbatterlo compensando con nuovi alberi, ma i comitati annunciano nuovi ricorsi.
A cura di Enrico Tata
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Il bosco di Pietralata esiste, ma è di "scarso valore vegetazionale e naturalistico". L'area boscata di 7.000 metri quadrati potrà essere compensata dal Comune di Roma con un'altra della stessa grandezza. Così è scritto nella relazione dell'agronomo Mauro Uniformi, incaricato proprio di analizzare l'area su cui dovrebbe sorgere il nuovo stadio della Roma. Via libera, quindi, agli scavi archeologici necessari per la presentazione del progetto definitivo dello stadio? Forse si, ma i comitati che si battono per la preservazione del bosco già minacciano ricorsi. La relazione di Uniformi, sostengono, non solo è parziale, ma giustifica l'abbattimento del verde facendo riferimento a norme inesatte.

Cosa dice la relazione dell'agronomo sul ‘bosco di Pietralata'

Andiamo con ordine: lo scorso maggio Roma Capitale aveva affidato a Mauro Uniformi, presidente nazionale dell'Ordine dei dottori agronomi e forestali, una valutazione agronomica e la certificazione delle aree boscate nella zona di Pietralata. La richiesta è stata presentata "a fronte dell'istanza" presentata dalla Roma "per l'abbattimento di 26 esemplari arborei per l'esecuzione del piano degli scavi ai fini delle indagini archeologiche".

L'agronomo ha presentato la sua relazione finale, in cui si legge che

"l'area boscata riscontrata, seppur di scarso valore vegetazionale e naturalistico, in quanto derivante da un ex coltivo/frutteto, invaso da vegetazione per lo più pioniera, sinantropica ed infestante, con qualche inserzione di esemplari autoctoni, rientra nella definizione di bosco".

Il bosco, quindi, esiste, come sostengono i comitati, ma è di scarso valore vegetazionale e naturalistico. Secondo Uniformi, il bosco "potrà essere trasformato in altra destinazione mediante la realizzazione di un imboschimento compensativo (almeno di pari superficie) in area definita, secondo quanto indicato e nelle modalità previste dall'Art. 14 del R.R. 7 del 2005". Insomma, il Comune dovrà prevedere a compensare l'abbattimento con altrettanti alberi.

I comitati sul piede di guerra, ancora ricorsi sullo stadio della Roma

Tutto risolto? No, i comitati minacciano di presentare ricorso. Il primo problema, a loro dire, è relativo proprio alla relazione di Uniformi. L'agronomo è stato retribuito con 139mila euro per redigere una relazione sull'intera area di Pietralata (e per altri lavori in altre zone di Roma), ben 21 ettari. La relazione, invece, fa riferimento soltanto alle particelle interessate dagli scavi in via degli Aromi, poco più di 2 ettari. Non solo: la stessa relazione di Uniformi fa riferimento a una ben più ampia area boscata che confina con quella presa in esame.

Si legge nel testo redatto dall'agronomo:

l'intera area esaminata presenta una superficie totale di circa 23.060 m² (2,306 ettari).

all'interno delle particelle catastali oggetto di indagine vi è una parte boscata che occupa una superficie di circa 7.000 m² (0,7 ettari) in continuità con aree boscate di maggiori dimensioni esterne alle particelle oggetto di relazione. In particolare, le particelle catastali interessate dal bosco sono la nº 89, 92, 95 e 287 come meglio evidenziato nelle cartografie allegate (allegato 2 TAVOLA IV).

La restante superficie è rappresentata dall'area agricola/ex agricola e giardino sopra descritta, formata da una formazione a ligustro lucido per circa 510 m², un oliveto di circa 750 m² e da un arboreto da frutto di circa 12.450 m², nonché da altre superfici con manufatti e immobili presenti assimilabili a giardini privati per circa 2.350 m².

Fanno notare i comitati che una delle contestazioni rivolte al Tar del Lazio era relativa proprio all'estensione dello studio sull'area. Il Comune di Roma aveva risposto, nella sua memoria difensiva, che l'area di Pietralata sarebbe stata esaminata interamente.

Bosco o non bosco, questo è il problema

C'è poi una questione relativa alla giurisprudenza. Perché il Comune di Roma può semplicemente compensare gli abbattimenti di alberi con una nuova area boscata di uguale dimensione? Perché la destinazione urbanistica di quell'area è a verde urbano, destinata cioè al ‘Parco di Pietralata'. E quindi la normativa regionale prevede che la Regione Lazio (che ha competenze sui boschi e sulle foreste) non abbia competenze nelle aree destinate a verde urbano.

Per i comitati, i riferimenti normativi dicono ben altro: la legge regionale del 2002 spiega che "il carattere di bosco […] è indipendente dalla classificazione urbanistica o catastale delle aree interessate." La legge regionale 7 del 2005 recita così: "Ai fini dell’individuazione del bosco si prescinde dalla destinazione urbanistica o agricola del suolo". Ancora, sul Testo unico in materia forestale si legge che "la classificazione del bosco […] si applica indipendentemente dalla pianificazione urbanistica vigente."

Stadio della Roma, i comitati presenteranno nuovi ricorsi

Interpellati in merito, i comitati che si battono per la salvaguardia del bosco fanno sapere che impugneranno qualsiasi atto autorizzativo del Comune e presenteranno un esposto alla procura contro il responsabile dell'ufficio regionale, il responsabile del procedimento di nomina di Uniformi e lo stesso Uniformi. Contestualmente faranno ricorso all'Anac, l'autorità anticorruzione, chiedendo di valutare la congruità dell'incarico affidato all'agronomo.

L'assessorato all'Urbanistica: "Relazione chiarisce la natura delle aree, via libera all'As Roma"

"Questo accertamento consentirà all’AS Roma di proseguire le indagini e gli scavi archeologici nelle aree oggetto di approfondimento da parte del Dipartimento Ambiente.  Un passaggio rilevante che permette di andare avanti con il percorso autorizzativo, assicurando nel contempo la compensazione ambientale da parte della Società, che procederà alla realizzazione di un’altra area verde, analoga per metratura, all’interno dello stesso reticolato idrogeologico. Un intervento che comporterà un miglioramento sia sul piano ecologico che della sicurezza e fruibilità pubblica dell’area", si legge in una nota diffusa dall'assessorato capitolino all'Urbanistica.

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