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Sibora Gagani scomparsa, la mamma: “Anche se so la verità, spero che il corpo non sia il suo”

Il cadavere trovato murato in un appartamento a Terremolinos in Spagna potrebbe essere di Sibora Gagani, scomparsa nel nulla 9 anni fa. Si attende la conferma del test del DNA. La mamma della giovane chiede che sia fatta giustizia.
A cura di Carmen Baffi
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Sibora Gagani e sua mamma Elisabetta Shahini
Sibora Gagani e sua mamma Elisabetta Shahini

"Per prima cosa voglio riportare mia figlia a casa e poi voglio che sia fatta giustizia". Così, mamma di Sibora Gagani, la giovane italoalbanese scomparsa nel nulla a luglio 2014. La donna fa fatica a trattenere le lacrime, gioca nervosamente con un anello che porta alla mano destra, mentre ripercorre i passaggi della tragedia che ormai nove anni fa ha sconvolto la sua vita e quella di sua figlia.

L'ex compagno ha confessato l'omicidio di Sibora

Sibora aveva solo 22 anni, "era da tre anni che partiva insieme a quel ragazzo in Spagna. Andava per fare le stagioni estive in una gelateria, tornava da me a novembre e ripartiva intorno a febbraio-marzo. L'ultima volta però non è più tornata" spiega la madre, che non riesce a fare il nome del presunto assassino di sua figlia. Marco Gaio Romeo, oggi 45 anni, è già in carcere con l'accusa di avere ucciso con 14 coltellate l'ex compagna, con la quale ha un figlio. Il 17 maggio scorso, quando la polizia lo ha arrestato, Romeo ha confessato informalmente anche l'omicidio di Sibora, indicando anche il luogo in cui aveva nascosto il cadavere: l'appartamento in cui convivevano. Dichiarazione poi ritrattata in via ufficiale, ma gli inquirenti spagnoli hanno comunque fatto partire le indagini, fino al giorno del ritrovamento del cadavere, la settimana scorsa.

"Mi chiamò lui il 7 luglio del 2014 per chiedermi se Sibora fosse tornata a me in Italia. Risposi di no e lui mi disse che avevano litigato ed era andata via di casa da due giorni. Io subito pensai al peggio, gli chiesi più volte se per caso fosse successo qualcosa, anche per sbaglio, magari era caduta e aveva sbattuto la testa. Lui disse no, no, no". Da quel giorno, mamma Betta non ha mai smesso di cercare Sibora. Prima una denuncia per scomparsa, un'altra contro l'ex fidanzato, prima in Italia e poi anche in Spagna. Romeo, invece, a chilometri di distanza tentava di depistare le indagini: "Mi disse che l'avevano vista alla fermata di un pullman diretto in Argentina, poi che litigata in spiaggia con un ragazzo di colore. Che aveva stampato foto segnaletiche di Sibora e che la polizia la stava cercando. Invece dopo tre mesi il caso fu chiuso", spiega Shahini.

Elisabetta Shahini mamma sibora
Elisabetta Shahini, mamma di Sibora Gagani

Sibora lo aveva lasciato

Mamma Betta non riesce a trovare un'unica parola per definire Romeo. Lo chiama "malato", "killer", "mostro". "Lui ha pensato prima di uccidere. Ha pensato sia nel caso di Sibora, che poi in quello di Paula (la ex compagna compagna, ndr) e forse anche con altre ragazze", afferma, spiegando che le fidanzate di Romeo erano tutte simili tra loro: more, alte, magre, giovani.

Elisabetta ha scoperto solo di recente che Sibora aveva confidato a una sua amica che Romeo la picchiava e la minacciava: "Sono arrabbiata, tanto arrabbiata, se solo avesse parlato prima magari avrebbe potuto salvare da quel mostro sia mia figlia che poi Paula", dice. "Quando andai in Spagna a trovarla, mi resi conto che lì litigavano spesso. Lei dopo tre anni iniziò a lasciarlo. Poi lui tornava, non so cosa le facesse, ma la convinceva tutte le volte a ripartire". E fu così anche nel 2014, la quarta volta: Sibora era tornata in Italia a giugno, assicurando alla mamma che questa volta l'aveva chiusa definitivamente. "Mi diceva che era libera come una farfalla. Invece è partita di nuovo e non l'ho più rivista, lui l'ha ammazzata e le ha tagliato le ali", spiega Betta quasi in lacrime.

"Mia figlia era forte. Ha potuto ucciderla solo colpendola alle spalle, ne sono certa. Amava i bambini e voleva diventare una maestra. Oppure fare la fotomodella, l'aveva già fatto e le piaceva molto. Ho cresciuto i miei figli da sola, con tanti sacrifici. Che diritto si ha di togliere la vita a una ragazza di 22 anni?". Elisabetta ha lo sguardo perso nel vuoto, poi tra sé e sé si ripete di "non pensare troppo, altrimenti finisco al manicomio".

Sibora gagani cadavere
La polizia spagnola trova un cadavere murato nell'appartamento in cui Sibora Gagani viveva con Marco Gaio Romeo

I suoi genitori sapevano

Dopo tre anni dalla scomparsa di Sibora, mamma Betta racconta che la madre di Romeo si presentò nel bar in cui lavorava per dirle che la concuocerà aveva visto la giovane in Spagna. "Io le dissi se è così perché non ha avvisato una guardia? Mia figlia è ricercata, bastava fare una segnalazione".

E ancora: "Poi vennero insieme, padre e madre, a dirmi che era a Napoli. L'ultima, quando andarono a cena nel ristorante di mio figlio e gli dissero che Sibora era in Portogallo. Perché?", chiede Elisabetta retoricamente, prima di aggiungere che lei non ha mai avuto dubbi sul fatto che la famiglia di Romeo sapesse la verità e agisse in questo modo per coprirlo. "L'ho sempre detto, ma nessuno mi ha mai dato ascolto. Né su di loro, né sul figlio".

Si attende la conferma del DNA

"Ieri (il 9 giugno, ndr) ho inviato il mio sangue per fare il test del DNA. In 24-48 ore mi comunicheranno i risultati del test. Ore, minuti, infiniti, mi stanno uccidendo. Voglio solo riavere mia figlia qui. Anche se una parte di me, ancora ci spera, spero tanto che mi dicano che non è lei. Il cuore di una mamma non vorrebbe mai ammettere una cosa del genere", dice ancora Elisabetta.

Anche il fratello di Sibora,  "sta malissimo, perché si dà la colpa di non essere riuscito a proteggere la sorella minore", spiega la mamma. Lei vorrebbe solo sapere perché Romeo ha ucciso Sibora, perché ha deciso di provocare tanto dolore a loro e a tutte le persone che le volevano bene, "poi potrei anche strozzarlo, non so cosa potrei fargli se lo vedessi", dice Elisabetta.

L'unica certezza arriverà tra qualche giorno con i risultati del test. Anche se mamma Betta sa già quale sarà il finale di questa storia, l'attesa è straziante. Una sola pretesa, dovuta: che "sia fatta giustizia".

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