61 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Covid 19

Si sente male durante lo spoglio, scrutatrice positiva al coronavirus: colleghi in quarantena

La scrutatrice del seggio 4 a Civita Castellana è risultata positiva al coronavirus. La donna si è sentita male martedì mattina durante lo scrutinio e, dato che i suoi sintomi erano riconducibili al covid-19 è stata subito sottoposta a tampone. Risultata positiva, è scattato il protocollo anticovid.
A cura di Natascia Grbic
61 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Si è sentita male durante le operazioni di spoglio per il referendum e le elezioni comunali a Civita Castellana e dato che aveva sintomi riconducibili al coronavirus le è stato fatto il tampone. E così una scrutatrice del seggio numero 4 è risultata positiva al Covid-19. La donna è stata messa in isolamento nella sua abitazione, dove sta trascorrendo la convalescenza. Scattato subito il protocollo anti-covid, con la sanificazione dei locali e la sostituzione della commissione. Gli altri scrutatori venuti a contatto con la donna positiva sono stati messi in quarantena, adesso dovranno fare il tampone. Non saranno invece sottoposte a isolamento le persone che sono andate a votare al seggio 4, dato che domenica e lunedì sono state garantite le misure anti contagio. “Il Team operativo Coronavirus – fa sapere l'Asl di Viterbo – ha attivato le misure di prevenzione e di protezione, al fine di contenere la diffusione del virus, irrobustendo la catena dei contatti stretti, con la preziosa collaborazione dell’amministrazione comunale”.

Al vaglio mini zone rosse e piccoli lockdown

I contagi stanno aumentando e, secondo la Regione Lazio, questo accadrà anche nelle prossime settimane. Le autorità stanno quindi studiando un piano per evitare un nuovo lockdown. Ossia mini zone rosse in palazzi e strade, per isolare cluster famigliari di coronavirus. Ieri nel si sono registrati 195 casi di Covid-19, di cui 135 solo a Roma città e tre morti nell'intero territorio della Regione. Il timore è che, con l'aumento dei ricoveri in ospedale, possano tornare a riempirsi anche i reparti di terapia intensiva, con ripercussioni sul sistema sanitario e sulla gestione dell'emergenza, che al momento è sotto controllo. Piccoli lockdown, quindi, per evitare che il contagio si diffonda al di fuori del cluster familiare.

61 CONDIVISIONI
32805 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views