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Si finge mago della finanza e dei bitcoin: la madre di Valeria Marini truffata per 300mila euro

Un uomo di 47 anni avrebbe finto di essere un imprenditore e mago della finanza, specializzato in criptovalute, e spinto la madre di Valeria Marini a investire oltre 300mila euro con lui. Quando la donna ha visto che non c’erano guadagni, ha chiesto la restituzione del denaro, che aveva mandato su un conto corrente del 47enne. Lui non le ha mai ridato i soldi.
A cura di Natascia Grbic
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Si presentava come un affidabile ‘operatore del trading online attraverso le piattaforme di compravendita di azioni e nello specifico di criptovalute‘, ma in realtà sarebbe solo un truffatore. La Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per un uomo di 47 anni accusato di aver truffato l'anziana madre di Valeria Marini, alla quale avrebbe sottratto oltre 300mila euro da febbraio a maggio 2018. Ad accompagnare la donna dal pubblico ministero è stata proprio la showgirl, insospettita dal comportamento del 47enne. Una volta capito che la madre probabilmente era stata truffata, ha deciso di andare fino in fondo alla storia e di denunciarlo. Adesso per l'uomo è stato chiesto il rinvio a giudizio, e rischia un processo. La notizia è riportata da la Repubblica.

Truffata la madre di Valeria Marini: "Finti investimenti"

La madre di Valeria Marini ha raccontato agli investigatori di essere stata indotta a effettuare un versamento di 10mila euro su una piattaforma di trading online. Non solo: avrebbe affidato all'uomo oltre 300mila euro dei suoi risparmi per farne degli investimenti. Soldi che ha trasferito sul conto corrente dell'indagato e che lui avrebbe dovuto mandare a un altra persone per investirli. Quando la donna ha visto che non davano i guadagni sperati, ha chiesto la restituzione della somma, che non gli è stata mai ridata. Secondo gli investigatori, quella del 47enne sarebbe stata una truffa "realizzata abilmente simulando di essere un investitore autorizzato in contatto con un sedicente amministratore di una società cinese finanche a stipulare contratti di investimento". Saranno i giudici, nel caso si decida di andare a processo, a decidere se l'uomo è colpevole di truffa oppure ha agito correttamente.

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