video suggerito
video suggerito

Si conoscono in un’app di incontri, si danno appuntamento e lui la violenta: “Mi ha spogliata e presa per il collo”

Si conosco tramite una nota app di incontri e decidono di incontrarsi. Ma l’appuntamento finisce con una violenza sessuale ai danni di una 25enne.
A cura di Beatrice Tominic
110 CONDIVISIONI
Immagine

Si sono conosciuti su una nota app di incontri e hanno deciso di incontrarsi dal vivo. L'appuntamento è avvenuto nei giorni dello scorso giugno. Si sono incontrati per un caffè, sono rimasti insieme tutto il pomeriggio. Ma prima di rientrare l'appuntamento si è trasformato in un incubo. La ragazza, una venticinquenne, ha denunciato alla polizia di essere stata violentata una volta arrivata a casa del ragazzo, un ventisettenne.

I fatti sono avvenuti a Roma lo scorso giugno. Dopo la denuncia il ventisettenne è stato raggiunto dal braccialetto elettronico ed è finito, una volta terminate le indagini, ai domiciliari.

Dai messaggi in app all'appuntamento: cosa è successo

Come anticipato, i fatti sono avvenuti lo scorso giugno nella capitale. I due si sono conosciuti in una nota applicazione per incontri, hanno iniziato a scambiarsi messaggi. E poi hanno deciso di incontrarsi per un appuntamento finito poi a casa del ragazzo, dopo aver comprato delle birre in un minimarket vicino.

"Appena entrati in casa si è avvicinato e ha iniziato a spogliarmi – ha spiegato la giovane che, nel frattempo, ha provato a opporsi al ragazzo e a reagire – Ho chiesto di smetterla, ma mi ha preso per il collo, mi ha levato i vestiti e mi ha violentata. Poi mi ha detto di rivestirmi, perché lui aveva da fare".

La denuncia e l'inizio delle indagini

A quel punto la giovane ha immediatamente chiamato il 112 e si è fatta accompagnare in ospedale da un'ambulanza dell'Ares 118. Nel frattempo gli agenti della polizia, anche loro giunti prontamente sul posto, hanno preso in consegna il ventisettenne. La giovane ha poi sporto denuncia alla polizia.

Il ventisettenne, indagato per violenza sessuale e assistito, come riporta la Repubblica, dall'avvocato Gian Maria Nicotera, ora si trova agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico. Nel frattempo continuano le indagini degli agenti della Polizia di Stato del distretto Trevi.

110 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views