Scontro sui cinema chiusi nel Lazio, Il Pd: “Rocca bocciato sull’urbanistica, roba da cinepanettone”

È iniziata la discussione in Consiglio regionale della proposta di legge 171, denominata "Semplificazioni e misure incentivanti il governo del territorio". È probabilmente il disegno di legge più contestato dalle opposizioni nel Lazio: riguarda la semplificazione urbanistica in generale e nello specifico il recupero delle aree agricole, quello dei sottotetti e anche la controversa norma sul cambio di destinazione d'uso delle sale cinematografiche abbandonate di Roma e di tutto il territorio regionale.
Per la giunta di centrodestra guidata da Francesco Rocca, le critiche non arrivano soltanto dalla politica. Gli uffici tecnici regionali, infatti, avrebbero evidenziato il rischio di numerosi profili di incostituzionalità le gravi incoerenze con la normativa regionale vigente.
Le opposizioni attaccano: "La legge urbanistica bocciata dai tecnici della Regione"
"La maggioranza di centrodestra in Regione Lazio conferma per l'ennesima volta una totale mancanza di visione sul governo del territorio. La famigerata legge 171, che secondo la giunta Rocca avrebbe dovuto semplificare le procedure per la realizzazione degli interventi edilizi, è stata bocciata su tutta la linea, non soltanto dalle opposizioni, dai comuni e dalle associazioni, ma dagli stessi uffici tecnici che hanno addirittura rilevato potenziali incostituzionalità", fa notare capogruppo M5S Lazio Adriano Zuccalà.
Aggiunge Marietta Tidei, capogruppo di Italia Viva: "Il rischio di impugnazioni davanti alla Corte costituzionale e' concreto. Da un lato, si allargano in modo eccessivo le maglie della legge, introducendo deroghe, premialità sproporzionate e pasticci come quello sui cinema; dall'altro, anche con emendamenti dell'ultimo minuto presentati direttamente dall'assessore, si aggravano i procedimenti già in corso. Si consente ai Comuni di limitare o addirittura escludere l'applicazione della legge in determinati ambiti o su singoli edifici".
Il Pd: "Situazione surreale, sembra un cinepanettone"
Secondo il segretario del Pd romano, Enzo Foschi, "Rocca e la sua legge, che punta a stravolgere l'urbanistica e a cambiare la destinazione d'uso dei cinema chiusi, vengono bocciati persino dagli uffici regionali. Una situazione surreale: sembra di stare dentro un cinepanettone".
Un atteggiamento, quello delle opposizioni, "davvero sorprendente", per il vicepogruppo di Fratelli d'Italia alla Regione Lazio, Daniele Maura: "È una riforma che il Lazio attende da anni, ma che chi ha governato per un decennio prima di noi e oggi sbraita si è guardato dal realizzare quando era stato eletto per questo. Invece di favorire l'attuazione di processi di innovazione e semplificazione amministrativa, Pd e M5s sembrano prigionieri di un estremismo ambientalista e di pregiudizi ideologici che hanno fatto perdere in passato tante opportunità importanti alla nostra regione in termini di crescita economica e competitività. I cinepanettoni evocati da Foschi sono quelli di Zingaretti e delle tante balle promesse in dieci anni agli elettori che purtroppo, visti i disastri lasciati, non fanno nemmeno divertire".
Le legge sui cinema chiusi e abbandonati a Roma e nel Lazio
Quanto ai cinema, la proposta varata dall'assessore Ciacciarelli prevede la rimozione di ogni vincolo per il cambio di destinazione d'uso per le sale e i teatri dismessi da oltre 10 anni. La legge, però, come spiegato dalla presidente della commissione Urbanistica, Laura Corrotti di Fd'I, prevede premialità importanti per incentivare chi vuole riaprire i cinema chiusi e destinarli anche a delle attività culturali polifunzionali. Tuttavia, secondo la Cgil di Roma e del Lazio, i cinema rischiano "di essere riconvertiti in centri commerciali, favorendo la speculazione edilizia, a discapito dei presidi culturali dei territori".
E per Valerio Carocci, presidente della Fondazione Piccolo America, "la legge 171 potrebbe far sparire gli spazi culturali e sociali delle nostre città. È una battaglia che abbiamo portato avanti, abbiamo iniziato 12 anni fa e purtroppo questa eventualità si sta per concretizzare. A Roma ci sono 50 sale cinematografiche abbandonate, è vero, E poche di queste sono riuscite a riaprire, poche di queste riusciranno a riaprire. Ma ci sono eccellenze come il Modernissimo di Bologna, il PostModernissimo di Perugia, il Beltrade di Milano, lo stesso Troisi, che fanno vedere che un'altra sala cinematografica è possibile".